Processo Agostino, Attilio Bolzoni e quell'incontro con ''Faccia da mostro''e quello scoop su "Falcone spiato” - [7 aprile 2022]
Risale ad una decina di anni fa l’intervista che Attilio Bolzoni, assieme a due colleghi giornalisti, fece a Giovanni Aiello, alias “Faccia da mostro”. “Lo intervistammo in provincia di Catanzaro nel paesino in cui abitava, mi pare si chiamasse Montauro - ha detto il giornalista in aula -. Andammo perché nei mesi, ma anche negli anni precedenti, avevamo sentito parlare tanto di ‘Faccia da mostro’. Il personaggio era giornalisticamente interessante perché c’era chi diceva che fosse coinvolto nell’attentato all’Addaura, chi invece che fosse coinvolto in altre stragi. Se non ricordo male avevamo letto qualcosa di Luigi Ilardo e qualcosa di un collaboratore di giustizia che si chiamava Vito Lo Forte. E poi avevamo informazioni su certe sue attività. Si parlava di attentati su treni o caserme nel Nord Italia e di un suo presunto coinvolgimento in alcuni delitti palermitani tra cui quello di Nino Agostino. Per cui era un personaggio estremamente interessante”.
Si trattava di un uomo “molto alto”, con una cicatrice in volto “ma in quell’occasione non era molto visibile perché il suo viso era molto particolare e deformato. Per questo la cicatrice si intravedeva solo da vicino”, ha continuato Bolzoni che quando lo vide presentandosi disse: “Ma io a lei la conosco”. Bolzoni ha detto di ricordare di aver incontrato Aiello ben prima di quella intervista “nella piazza dove c’è la questura di Palermo”. “L’ho localizzato su quel bastione che dalla questura arriva alla squadra mobile. Non ricordo quando ma il ricordo l’ho associato a quel luogo”. [[ Ссылка ]]
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