Dopo Livia che raggiunse il trionfo grazie alla sua intelligenza, dopo Giulia che cadde a causa della sua dissennatezza, dopo Agrippina Maggiore che aveva del potenziale ma che venne smorzato da errori tattici e intrighi altrui, Agrippina Minore rappresenta l'apice ultimo delle donne che lottarono per il potere nella Roma dei primi anni dell'Impero. In lei si racchiudono le doti e i difetti di chi la precedette, la sua bisnonna, sua nonna e sua madre.
Dotata di una grande intelligenza, una notevole capacità all'intrigo, una totale assenza di scrupoli quando necessario, un'ambizione capace di portarla in alto ma non al punto da accecarla, una donna che ha lottato per ottenere il potere per sé e soprattutto per suo figlio e la cui caduta non fu dovuta ad un suo errore o ad un suo peccato di hybris, ma al solo volere altrui.
Nata in un campo di battaglia, circondata da soldati, morta circondata da soldati, vissuta calcolando ogni suo passo, ritirandosi nell'ombra quando i pericoli aumentavano ed uscendo allo scoperto al momento strategicamente più opportuno, Agrippina è una donna che oggi viene principalmente ricordata come una delle "tante vittime" di suo figlio Nerone. Ma, come sempre, anche in questo caso, ciò che pensiamo di sapere è solo la punta di un iceberg molto più grande.
Bibliografia
"Io, Agrippina" di Andrea Carandini: [ Ссылка ]
"Ottavia" dello Pseudo-Seneca: [ Ссылка ]
"Nerone. Duemila anni di calunnie" di Massimo Fini: [ Ссылка ]
"Ottavia. La prima moglie di Nerone" di Liliana Madeo: [ Ссылка ]
"Il divo Claudio" di Robert Graves: [ Ссылка ]
Filmografia
"Mio figlio Nerone" (1956): [ Ссылка ]
"Nerone" (2003): [ Ссылка ]
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