Portogruaro è un comune italiano di 24.343 abitanti della città metropolitana di Venezia in Veneto. Il toponimo deriva da porto, appellativo che risale a dopo il 1140, e Gruaro, nome di un comune vicino che un tempo controllava la zona, infatti in origine Portogruaro era il porto fluviale di Gruaro per i commerci. È attestato nell'anno 1184 come Plebem de Portogruari e nel 1191 come sub Portogruario. La città, che si sviluppa lungo le sponde del Lemene (un piccolo fiume di sorgiva che, grazie alla sua navigabilità, favorì l'insediamento urbano), è il centro di un comprensorio formato da 11 comuni, che assieme all'area del Sandonatese costituisce la cosiddetta Venezia Orientale. È inoltre parte del Friuli storico, di cui faceva parte anche amministrativamente fino al 1838.

L'ambiente è pianeggiante e caratterizzato dalla ricchezza d'acqua, grazie alle numerose sorgive che alimentano corsi d'acqua, i quali da Nord scorrono verso la costa adriatica. Prima delle bonifiche otto-novecentesche, la fascia costiera era costituita da aree lagunari, che dal mare risalivano verso l'entroterra per circa 15–20 km e collegavano ininterrottamente la laguna di Venezia con quella di Marano.

Gli edifici della città sono in tipico stile veneziano, oltre a essere presenti numerosi canali, ponti e portici che la fanno assomigliare a una Venezia dell'entroterra. A Portogruaro sono presenti i famosi "Molini di Sant'Andrea" sul fiume Lemene; il Municipio con i caratteristici merletti gotici e l'antistante Piazza della Repubblica; e il terzo campanile più pendente d'Italia, appartenente alla Chiesa del Duomo.

La città ha una struttura a pettine con le due arterie principali (Corso Martiri della Libertà e Via degli Spalti) che corrono parallele al corso del fiume Lemene. Delle mura rimangono solo tre delle cinque porte che permettevano l'accesso alla città: San Gottardo, Sant'Agnese e San Giovanni. È perfettamente riconoscibile il fossato perimetrale, che ancora oggi circonda il centro storico.

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