TG VENEZIA (lunedì 24 aprile 2017) - Il dato è tratto.
Con la firma a Palazzo Balbi del decreto di indizione delle urne, il presidente veneto Luca Zaia ha chiuso il percorso istituzionale che porterà al referendum sull'autonomia il prossimo 22 ottobre.
Una data simbolica, a 151 esatti dal plebiscito di annessione del Veneto all'Italia: “la nostra sarà una celebrazione al contrario – spiega il governatore – per ritornare paroni a casa nostra.”
Una risposta a quanti dicono che la consultazione non era necessaria per aprire la trattativa col governo.
“Dopo il voto la strada per l'autonomia sarà quella segnata dalla Costituzione – annuncia Zaia – se applicassimo al Veneto tutte le competenze previste dall'articolo 116 diventeremmo come Trento e Bolzano, e tratterremmo sul territorio almeno 19 miliardi di tasse. Per questo dico che è il referendum dei veneti e non di Luca Zaia – conclude – è fondamentale che tutti vadano a votare, per il sì o per il no.” ([ Ссылка ])
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