Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Sabato 7 ottobre
La Chiesa oggi ci invita a far memoria della beata Vergine Maria del rosario. Già anticamente gli eremiti orientali usavano collane di pietruzze per tenere il conto delle preghiere che dicevano, nell’Alto Medioevo i monaci le usavano per recitare i 150 salmi della Bibbia. I domenicani saranno poi i più grandi promotori della preghiera alla Vergine, del rosario, sulla scia di una tradizione dove i fedeli erano invitati ad offrire ghirlande di fiori, spesso 150 rose, alla Vergine Maria. Fatto sta che la memoria di oggi è un invito a domandarci se il rosario fa parte della nostra preghiera. Alcuni di voi storceranno il naso: perché dirne 150 invece che recitarne una bene senza distrarsi e con calma? Perché la preghiera è fatta di passi, di piccoli passi, perché pregare il rosario è farci una passeggiata di 150 passi con Maria, dedicare del tempo per stare con lei ed affidarle ad ogni decina la nostra vita e tutte le intenzioni che portiamo nel cuore. Sarebbe come dire a qualcuno che amiamo: perché devo stare con te 150 minuti? E’ meglio che stiamo insieme 1 minuto e poi via. Guardando alla prima lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, vediamo che dopo l’assunzione di Gesù al cielo Maria è rimasta con gli apostoli, leggiamo: vi erano: Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. Gesù è asceso al cielo, a volte può sembrarci lontano, distante, anche se non è così, il fatto che Lui ci abbia lasciato Maria come nostra Madre ci aiuta a sentirci un po’ meno soli, Maria è quella ragazza che ha portato nel suo grembo per nove mesi il Figlio di Dio, che gli ha permesso di farsi uomo e ancora oggi è lei che ci aiuta a percepirlo presente, vicino, a farci intuire che ci abita, per questa ragione è bene pregarla quotidianamente affidandole le nostre vicende personali e quelle degli altri e del mondo intero. Oggi non posso approfondire di più come funziona la preghiera del rosario, lo farò in altre occasioni, nel frattempo vi invito per chi avesse qualche curiosità di chiedere a qualcuno che sapete che è abituato a recitare il rosario oppure potete andare su qualche sito affidabile per comprendere il funzionamento di questa forma di preghiera molto bella, da recitare non di corsa, siamo già di corsa per tante cose; va detto con calma il rosario e rilassati, senza l’ansia di dire tutto bene, senza preoccuparci se ogni tanto ci distraiamo o ci pare di aver salato una parte, ciò che conta è stare una ventina di minuti con Maria e consegnarle la nostra vita e quella del mondo nel quale viviamo.
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