"Era Ora" è un film del 2023 diretto da Alessandro Aronadio ed interpretata da Edoardo Leo, Barbara Ronchi, Sofia Piacentini, Mario Sgueglia, Francesca Cavallin, Raz Degan e Andrea Purgatori, con la partecipazione straordinaria di Massimo Wertmüller. Liberamente ispirato al film australiano "Come Se Non Ci Fosse Un Domani", diretto da Josh Lawson, il 16 Marzo è uscito su Netflix il quarto film da regista di Alessandro Aronadio dal titolo "Era Ora", interpretato da un ottimo cast che vede tra i protagonisti Edoardo Leo e Barbara Ronchi, affiancati dalla piccola Sofia Piacentini, Mario Sgueglia, Francesca Cavallin e il grande Massimo Wertmüller. Dante, interpretato da Edoardo Leo, è il tipico uomo di successo che mette costantemente in primo piano il lavoro rispetto alla vita privata, pur essendo profondamente innamorato della compagnia Alice, alias Barbara Ronchi, tanto da arrivare addirittura in ritardo alla festa di compleanno dei suoi 40 anni. Terminata la serata, l'uomo si risveglia e scopre di aver improvvisamente vissuto nel sonno un anno di vita, con la moglie incinta; il giorno dopo è passato un altro anno ed è nata sua figlia; il giorno dopo ancora accade lo stesso e così via: questa situazione surreale permetterà a Dante di riflettere sul tempo che passa e sull'importanza degli affetti, troppo spesso dati per scontati e messi da parte. Da una trama semplice e allo stesso tempo molto intrigante, di cui va sicuramente dato merito al film dal quale questo remake trae spunto, viene fuori una commedia dal retrogusto drammatico molto ben riuscita, divertente nella prima parte e più riflessiva nella seconda, che riesce a non cadere mai nella banalità di un tema che, di per sé, non sarebbe stato per nulla originale se non fosse stato gestito perfettamente da un'ottima sceneggiatura adattata. Il cast funziona benissimo, grazie in primis all'intesa dei due protagonisti, credibili e affiatati, ma anche ai bravissimi caratteristi, Mario Sgueglia su tutti, a tratti esilarante, sottolineando anche la buona prova di Francesca Cavallin. A colpire in particolar modo è sicuramente il soggetto, come detto non originale, ma l'adattamento italiano, prendendosi anche qualche libertà, risulta convincente, godibile e intelligente. Alessandro Aronadio si conferma un regista criptico e per certi versi ambiguo, ma sicuramente talentuoso e meritevole di grande considerazione.
Voto: 7.

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