All'interno di una tenda un vecchio saggio narra ai suoi compagni la vicenda di Assalonne. Questi era figlio del re David ma, ribellatosi a lui, finì per morire a causa dei suoi misfatti e il trono passò così al fratellastro, Salomone. Il nuovo re è saggio e di buon cuore. Insieme al capo architetto discute sul progetto del magnifico tempio, la cui idea proveniva dal padre, che però, per comando divino, non poté esserne il costruttore. Dopo sette anni di duro lavoro il tempio viene finalmente realizzato. Salomone inaugura il nuovo santuario, mentre i sacerdoti conducono l'arca dell'Alleanza all'interno del Sancta Sanctorum. Come ai tempi di Mosè, ecco il cielo divenire rosso e una luce immensa coprire l'entrata del tempio. Il Signore ha preso possesso della propria casa. La fama del sovrano si sparge anche in regni lontani. La regina di Saba convoca alcuni israeliti per chiedere notizie sulla fama del monarca. Questi narrano alla regina la celebre storia del giudizio di Salomone (le due donne e il bambino). La sovrana, affascinata dai racconti narrati su di lui, decide di andare a Gerusalemme per conoscerlo. Salomone la accoglie e gli mostra le meraviglie del suo regno, lasciando la regina estasiata dalla bellezza del regno e dalla potenza del Dio che loro adorano. Col passare del tempo Salomone abbandona però il Signore e si da alla corruzione e ai piaceri terreni, permettendo persino a una delle sue amanti di costruire un idolo di pietra all'esterno della città di Gerusalemme. Un lebbroso predice il terribile destino degli israeliti: il Signore non lascerà impunito il germe del peccato.
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