Dopo qualche giorno ancora un video da Via Emanuele Filiberto sempre dallo stesso cittadino. Tutto ripreso dalle telecamere di bordo. Consigliamo a TUTTI di montare telecamere di bordo sulle vostre vetture, almeno se succede qualcosa avete le prove, almeno se ci sono episodi assurdi come queste potete denunciarli alle autorità o pubblicamente condividere l'accaduto per mettere in guardia altri cittadini o, come è giusto che sia, per mettere alla berlina chi si comporta male.
Ebbene cosa succede? Si proviene da Via Statilia, si gira verso sinistra su Via Emanuele Filiberto per poi, tramite Via Fontana, andare verso Amba Aradan. C'è la ottima nuova corsia preferenziale protetta che consente al tram e a taxi e bus di correre in sicurezza, peccato che lo spazio rimanente (in attesa che si realizzi una ciclabile) abbia una dimensione alla romana, ne carne ne pesce, ne una corsia ne due corsie. E così i coatti si fermano in mezzo alla carreggiata in doppia fila. Solitamente il romano medio fa spallucce e, magari rischiando di tagliare la strada a chi sta a sinistra, scarta la vettura in sosta illegale e procede, manco un colpo di clacson, va da se che se TUTTI suonassimo ai figli di mater ignota in doppia fila, la doppia fila sparirebbe da sola a causa del controllo civico: è così in tutto il resto d'Europa peraltro. In Germania o in Olanda, a Londra o a Stoccolma, la gente non si comporta in maniera incivile non tanto per paura delle sanzioni (anche!) ma soprattutto perché appena un cittadino vede un altro cittadino che si comporta male, lo redarguisce SUBITO. Si chiama controllo civico e guarda caso va di pari passo col benessere, con la crescita economica, con lo sviluppo civile: dove c'è controllo civico c'è prosperità, dove manca controllo civico e c'è omertà prospera invece solo la povertà, la depressione, la violenza il declino.
Guardate la scena. Il cittadino, preso da un positivo afflato di controllo civico, fa presente suonando che non si può posteggiare in mezzo alla strada. Quello dalla Smart urla "sto parcheggiato, ce passi!". Il cittadino insiste chiedendo di spostarsi. Dopo pochi secondi arriva una terza persona, vestita di nero, che si avvicina allo sportello del cittadino e comincia ad urlargli insulti, gli chiede di scendere, lo minaccia anche. Si chiama Fabrizio, lo apprendiamo perché l'altro tizio, quello "parcheggiato" in doppia fila, cerca addirittura di calmarlo chiamandolo "Fabbrì". Ma cosa dice il nostro Fabbrì, è qui il punto, è qui la chiave: comincia a chiedere insistentemente se il cittadino è "una guardia", dice proprio così, come dicono i criminali, "una guardia", come se le guardie fossero qualcosa da disprezzare. Ma poi come se fosse impossibile che un cittadino, un cittadino normale, chiedesse di far rispettare i suoi diritti, come quello di avere una strada sgombera da chi la occupa illecitamente. se chiedi rispetto quanto meno devi avere “il tesserino” e ti devi “qualificare”. Sentite l'aggressività delle frasi "scenni da sta maghina ammerda", "tira fuori er tesserino si sssi na guardia" e così via. Se chiedi il rispetto delle norme NON PUOI ESSERE UN CITTADINO NORMALE A ROMA, sei una 'guardia' una 'spia' o altri termini coloriti per delegittimarti affiancandoti ad una cosa intollerabile: la legge. Notate il controllo del territorio, il tipo in nero inveendo e schiumando rabbia dice al cittadino che non è la prima volta che lo vede, che passa sempre e suona sempre, così facendo ci fa capire che controlla il territorio, che la città è la sua, che tutto si può fare ma non passare davanti al suo negozio e chiedere il rispetto delle norme e della sicurezza stradale. Ascoltate con attenzione quando dice: "mo t'entro dentro e me te magno". E badate bene, non stiamo a Scampia, non stiamo in qualche strada di Ostia governata dagli Spada, non stiamo a San Basilio nei fortini della droga, non stiamo neppure nella periferia est sovraintesa dai Casamonica: stiamo DI FRONTE alla Cattedrale di Roma e del Mondo, San Giovanni in Laterano. Spaventoso. Ciononostante zero repressione verso questa gente e zero sanzioni (quante volte passa lo street control su Via Emanuele Filiberto? E' chiaro che basterebbero un paio di passaggi al giorno per stroncare il fenomeno una volta per tutte).
Questa gente non ci rimette mai nulla, in Italia gli unici che possono rimetterci in tutto questo siamo noi che abbiamo pubblicato i volti scoperti di questi trogloditi.
PS. Ovviamente il problema sono gli immigrati eh. Prima gli italiani, come dice la merda gialloverde.
#tidevigualifigare
#scendidallamaghina

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