Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Mercoledì 3 Maggio
La Chiesa oggi ci invita a celebrare la festa di due apostoli: Filippo e Giacomo, vengono ricordati insieme perché furono tra i primi a seguire Gesù. Filippo era pescatore, era Galielo, compare in diverse occasioni nel Vangelo, celebre è il passaggio (che non a caso ci viene proposto oggi nel Vangelo odierno) quando durante l’ultima cena chiede al Maestro di mostrare loro il Padre. Filippo morirà martire predicando tra gli sciiti. Giacomo è detto “il Minore” perché più piccolo di statura rispetto all’altro apostolo che ha lo stesso nome, Giacomo di Zebedeo, fratello di Giovanni. Tutto ciò che sappiamo di lui viene dagli Atti degli Apostoli, infatti ebbe un ruolo di primo piano nella Chiesa primitiva insieme a Pietro. Anche lui subì il martirio, a causa di una sollevazione popolare contro i cristiani a Gerusalemme. E’ autore di una lettera che troviamo nella Bibbia. Andiamo al Vangelo di oggi che, come dicevo pocanzi, ci descrive un momento dell’ultima cena dove ad un certo punto Filippo chiede a Gesù: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Perché Filippo fa questa domanda, perché appena prima Gesù aveva detto che per conoscere il Padre occorre guardare a Lui. Gesù risponde alla domanda di Filippo così: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: Mostraci il Padre?”. Gesù ribadisce che solo guardando a ciò che Lui ha detto e ha fatto che possiamo intuire com’è Dio, non occorre guardare o cercare chissà dove. Gli apostoli hanno vissuto alcuni anni con Gesù ed è da ciò che hanno vissuto, visto e udito che possono comprendere davvero chi è Dio, arrivare a Dio. Questo vale anche per noi, spesso ci chiediamo dove sia Dio, quale sia il suo pensiero, il suo vero volto ma guardate che non occorre andare chissà dove, è sufficiente aprire uno dei quattro Vangeli e leggere ciò che ha detto e fatto Gesù per cogliere la vera identità di Dio. Gesù è la parte di Dio che si è più mostrata, che ci ha rivelato il suo vero volto, quello di un Padre che ci ama come suoi figli e non di un padrone. Quando vogliamo comprendere com’è Dio, cosa pensa di noi, come ci considera non andiamo a cercare chissà dove ma apriamo il Vangelo e leggiamo ciò che Gesù, che è Dio come il Padre e lo Spirito santo, ci ha detto con le sue parole e le sue opere.
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