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#healthmefood #alimentazione #caffè
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Il caffè’ e’ cosi veramente dannoso come si dice? Dobbiamo evitarlo come la peste? Un suo uso moderato può’ fare addirittura bene? Oggi parliamo un grande problema per il quale, la gente potrebbe venirmi a bussare alla porta arrabbiata e cioè’ se il caffè’ faccia veramente tanto male da doverlo eliminare dalla dieta, oppure come altri dicono se faccia invece bene ad alcune attività’ del nostro corpo, scongiurando alcune malattie. Vi preavviso che non parlo ne’ di pianta, ne’ di come lo si produce e cosi via. Magari saranno argomenti per un video successivo. Qui mi voglio essenzialmente concentrare sugli effetti del caffè’ sulla salute.
Credo che una prima cosa molto importante da specificare qui e’ che il caffè’ non e’ solo caffeina ed anzi fare solo questo tipo di accoppiamento e’ secondo me fonte di terribile errore di valutazione. La caffeina di per se e’ solo un alcaloide presente nel caffè’ e che considerata a tutti gli effetti una sostanza stupefacente, anche se praticamente legale in tutto il mondo. La caffeina ha una dose letale che e’ 150 mg per Kg di peso corporeo. Considerate che un caffè’ espresso ne contiene circa 50 mg in media. Un caffè’ ottenuto con la Moka si aggira attorno ai 130 mg ed un caffè’ americano attorno ai 150 mg. Per cui come capite bene per arrivare a dosi letali, o comunque fortemente dannose per il nostro organismo, bisogna abusare tantissimo di alimenti contenenti caffeina o magari farne largo uso tramite medicinali che la contengono. Vi voglio ricordare che la caffeina e’ la stessa molecola che trovate nel te’, nel guarana’, nella cola o nel cacao. Gli viene dato un nome diverso solo per farla sembrare più’ figa, ma sempre caffeina e’. L’utilizzo prolungato di bevande contenente caffeina porta a tolleranza ed infine ad assuefazione, per cui limitarne l’uso e’ fondamentale. La dipendenza si può’ già’ raggiungere con circa 5 tazzine di caffè’ al giorno.
Gli effetti collaterale sono essenzialmente sonnolenza, irritabilità’ disturbi del sonno, tachicardia. Per cui ovviamente il caffè’ fa male? Non proprio. Ed infatti proprio per questo ho poco fa menzionavo che e’ necessario separare il concetto di caffè’ da quello di caffeina. Ed infatti studi scientifici hanno dimostrato che il consumo del caffè’ soprattutto se verde e per cui non tostato, portano numerosi benefici. Il caffè’ infatti, oltre all'alcaloide caffeina per il quale e’ demonizzato, contiene anche alcune sostante che si sono rivelate benefiche per l’organismo umano. In particolare molti studi si sono concentrati sull'acido clorogenico che e’ un poli-fenolo con alte proprietà’ antiossidanti. Ovviamente non dovete ammazzarvi di caffè’ per averlo, ma lo trovate anche in alimenti molto più’ salutari come i pomodori, le melanzane, le arachidi, le pere. E’ inoltre da puntualizzare, come accennavo prima, che il caffè’ verde, e per cui fatto con i chicchi non tostati, ne contiene una forma che e’ più’ biodisponibile per il nostro organismo. Perché’ questa sostanza e’ importante? Prima di tutto e’ un antiossidante.
A dire la verità’ essendo a bassa biodisponibilita’ ed a scarso assorbimento non ci si aspettano miracoli, ma meglio averne un po’ che non averne proprio. Pero’ un altro aspetto molto importante e’ la sua capacita’ di rallentare il rilascio di glucosio nel sistema ematico dopo un pasto e per cui di limitare a livello intestinale l’assorbimento di zuccheri. E’ una strada che in futuro potrebbe essere seguita per formulare integratori alimentari per le diete destinate a soggetti in forte sovrappeso oppure obesi. Ma qui sono io a speculare teorie.
Per cui abbiamo trovato qualcosa di buono ne caffè’. Altri benefici comprovati dalla letteratura scientifica, hanno evidenziato che un consumo moderato di caffè’ che non vada oltre le 3 o 4 tazzine al massimo, riduce drasticamente il rischio di sviluppare il cancro al colon, alla prostata, del carcinoma alla bocca e del carcinoma epatocellulare, cioe’ del fegato. Si e’ anche evidenziato un leggero miglioramento nel rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
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