Erano specializzati in furti di appartamento e avevano la loro base a Firenze. Ma la banda, composta da cinque cittadini albanesi di età compresa tra 21 e 37 anni, è stata arrestata dagli uomini della Squadra Mobile di Firenze.
Arresto movimentato con quattro uomini della Squadra Mobile di Firenze hanno riportato lesioni dopo una violenta aggressione da parte di di due dei destinatari del fermo e, in aggiunta, di una donna di origine albanese loro convivente. I poliziotti hanno riportato prognosi, in due casi, di 30 giorni s.c., 20 giorni s.c. e, negli altri due, di 7 giorni sc. ognuno.
L’indagine condotta dagli uomini del Dirigente Nino De Santis è scattata dopo una serie di colpi messi a segno tra il 16 ed il 20 luglio in territorio aretino e, in particolare tra San Giustino Valdarno, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò e Poppi.
I fermati avevano la loro base operativa a Firenze dove organizzavano i colpi, non sempre portati a termine per imprevisti anche casuali. Infatti in quattro casi i cittadini albanesi sono riusciti ad entrare nelle abitazioni di ignari cittadini rubando monili, denaro contante e orologi per una cifra nel complesso superiore a 18.000,00 euro, mentre in altri due casi, a Loro Ciuffenna, i colpi sono falliti.
Le indagini, in ordine alle quali sono state preziose le attività tecniche e l’analisi degli spostamenti dei cittadini albanesi, hanno consentito di raccogliere gravi indizi che hanno certificato la presenza dei cinque nei luoghi dei furti, oltre alle conversazioni intercettate in cui vantavano i risultati ottenuti e il bottino rubato. Parlavano dell'oro rubato, scambiandosi anche commenti sulla bellezza delle case e si rallegravano dei risultati ottenuti facendo chiaro riferimento ai proventi dell’attività illecita.
Durante le indagini sono emersi ulteriori elementi, per i quali sono in corso verifiche da parte degli inquirenti, che potrebbero far ritenere che i fermati siano coinvolti anche in una serie di furti avvenuti in territorio fiorentino.
Due dei cinque, oltre ad una donna, dovranno anche rispondere di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale con contestuale arresto eseguito in flagranza di reato.
