A settembre si partirà con la De Amicis e con la Canna, ma nelle settimane successive il provvedimento toccherà altri quattro istituti. E' stata approvata la delibera di indirizzo che prevede la chiusura temporanea al traffico delle vie davanti alle scuole di Pavia. Un progetto fortemente voluto dalla vicesindaca Alice Moggi, inserito nel programma di governo della coalizione di centrosinistra.
I divieti non saranno però in vigore già dal primo giorno di scuola, spiegano dall'amministrazione comunale. Prima saranno avvisati i genitori e poi verranno decise le modalità tecniche per far scattare il piano. All’ingresso e all’uscita dalle lezioni, alle 8.30 e alle 16.30, auto e moto non potranno passare nelle strade sulle quali si affacciano i portoni degli istituti. Come detto, il primo "test" riguarderà la De Amicis, in via Scopoli, e la Giovanni Canna, in via Griffini. Per le altre quattro scuole (Maestri, Gabelli, Mirabello e Manara) la sperimentazione durerà fino a dicembre.
L'obiettivo del Comune, adesso, è commissionare degli studi approfonditi per individuare dei punti di raccolta - a poca distanza dagli istituti - dove far partire i pedibus che porteranno i bambini davanti agli ingressi. L'accompagnatore sarà una figura stabile e retribuita, che verrà assunta direttamente dall'amministrazione. Il progetto segue quello della "piazza tattica" realizzata in via Saluzzo, davanti ai cancelli della scuola elementare Vallone. Qui la strada è stata resa pedonale nell'ottobre scorso, per consentire agli alunni di arrivare in tutta sicurezza nelle proprie classi senza dover fare lo slalom tra le auto.
La scelta di istituire zone "car free" davanti alle scuole di Pavia è certamente destinata a suscitare dibattito in città. Bisognerà capire come verranno accolti i divieti dalle famiglie dei bambini e dai residenti delle zone interessate: di certo si tratta di uno dei primi banchi di prova della giunta Lissia. Intanto, però, c'è già chi si è schierato a favore della nuova delibera. I ragazzi di Fridays for Future parlano di una proposta che risulterebbe fondamentale per rendere Pavia una città più sostenibile. "Il bisogno di attuare questo tipo di cambiamento - si legge in una nota diffusa dagli attivisti - dovrebbe essere condiviso da tutte e tutti poiché il numero di incidenti stradali che vedono coinvolti bambini e bambine nei pressi delle scuole è troppo alto e questa iniziativa permetterebbe di ridurlo notevolmente. Inoltre la presenza di macchine attorno alle scuole aumenta i livelli di inquinamento dell’aria e ciò va a intaccare la salute dei più piccoli. La speranza - conclude il comunicato - è che il progetto venga attuato nei tempi e che sia il primo di una lunga serie che possa portare alla creazione di una città sostenibile".
