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© Libero Quotidiano / [ Ссылка ] / 2022
Ansia e depressione nelle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI). Un nuovo studio canadese conferma il legame tra la salute intestinale e il cervello o lo stato mentale (asse intestino-cervello). Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) sono malattie autoimmuni progressive che colpiscono il tratto gastrointestinale di un individuo, causando infiammazione dell'intestino e provocando dolore e cicatrici. Persone affette dalla malattia spesso accusano sintomi di cattiva salute mentale. "La gente pensa, ovviamente, sei ansioso o depresso perché hai queste malattie croniche, ma in realtà non è solo il carico psicologico della malattia - ha spiegato la ricercatrice Chelsea Matisz (Lethbridge Brain Dynamics) - ma piuttosto sono i cambiamenti nel cervello derivanti dall'infiammazione intestinale che guidano questi disturbi dell'umore". La ricerca di Matisz si estende ai cambiamenti nel cervello una volta diagnosticata l'infiammazione intestinale e potenzialmente all'uso di psilocibina, cannabinoidi o vitamina D per aiutare l'ansia e la depressione che ne derivano. Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, potrebbero essere causa di depressione e ansia. Da anni la comunità scientifica ritiene che ci sia un legame tra intestino e cervello, ma ad aprire nuovi scenari sono stati i ricercatori dell'Humanitas di Milano, che hanno pubblicato uno studio sulla rivista Science. Secondo il team, il meccanismo fondamentale per capire l'interdipendenza tra intestino, circolo sanguigno e cervello avviene nel plesso coroideo, una struttura cerebrale che consente l'ingresso di sostanze nutritive e cellule immunitarie nel cervello. Questo "cancello" blocca l'ingresso dei segnali infiammatori originati nell'intestino: lo studio dimostra che questa membrana "si chiude di fronte al pericolo di una forte infiammazione intestinale per impedire il propagarsi dell'infiammazione al cervello", ha spiegato la microbiologa Sara Carloni (Hunimed). L'isolamento del cervello dal resto del corpo, determinato dalla chiusura di barriera, provoca alterazioni del comportamento, fra le quali ansia e depressione. "Questo significa che tali condizioni del sistema nervoso centrale sono parte della malattia e non solo manifestazioni secondarie", ha aggiunto Maria Rescigno (Hunimed), capo del Laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota e coordinatrice del team di ricerca.
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Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), sono un gruppo di patologie caratterizzate dalla presenza di flogosi cronica in assenza di eziologia infettiva. Le due più importanti del gruppo sono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Nei casi in cui non sia possibile distinguere tra malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa, per sovrapposizione di peculiarità cliniche dell'una e dell'altra, si parla di colite indeterminata. La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che coinvolge selettivamente la mucosa del retto e/o del colon, nella maggioranza dei casi la parte discendente. La malattia di Crohn o morbo di Crohn, nota anche come enterite regionale o ileite terminale, è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino (MICI) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all'ano, provocando una vasta gamma di sintomi. La malattia di Crohn è considerata una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario aggredisce il tratto gastrointestinale provocando l'infiammazione, anche se viene classificata come un tipo particolare di patologia infiammatoria intestinale. L'eziologia precisa delle malattie infiammatorie intestinali rimane sconosciuta, ma evidenze suggeriscono che la normale flora intestinale inneschi un'anomala reazione immunitaria nei pazienti con una predisposizione genetica multifattoriale. La malattia di Crohn e la colite ulcerosa colpiscono altri organi oltre l'intestino. Molte delle manifestazioni extraintestinali sono frequenti sia nella colite ulcerosa sia nel Crohn. Le manifestazioni extraintestinali delle malattie infiammatorie croniche intestinali sono classificate in 3 tipi: 1 Disturbi che vanno in parallelo (ossia, aumentano e diminuiscono) con le riacutizzazioni della malattia infiammatoria cronica dell'intestino. 2 Disturbi che sono chiaramente associati alle malattie infiammatorie croniche dell'intestino, ma che sembrano indipendenti dalle riacutizzazioni della malattia. 3 Patologie che sono conseguenze di un'alterazione della fisiologia intestinale. Farmaci biologici (terapia biologica) utilizzati nelle MICI: Remicade (infliximab), Humira (adalimumab), Cimzia (certolizumab pegol), Entyvio (vedolizumab), Tysabri (natalizumab), Stelara (ustekinumab).
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