TG VENEZIA (lunedì 8 luglio 2019) - La sirena d'allarme squarcia il silenzio. Decine di migliaia di tonnellate che sembrano andare alla deriva appaiono all'improvviso in mezzo alla bufera che si è abbattuta su Venezia. La prua rivolta minacciosamente verso Riva dei Sette Martiri. Tra i tavolini del bar lo scrittore e regista veneziano Roberto Ferrucci inizia a girare col cellulare "Questa volta spero di non essere denunciato per procurato allarme" scriverà poco dopo sul suo sito. La Costa Deliziosa è lunga quasi 300 metri ha 1.130 cabine, a pieno regime sfiora i 3mila passeggeri più 1100 di equipaggio. Dentro ci sono ristoranti, piscine, palestre, un casinò, un centro di bellezza, un cinema... insomma quella che sta arrivando è una città in movimento.
Incredulità, rabbia e paura tra chi assiste ad una nuova tragedia sfiorata.
Claudio Baltrocco si affaccia alla finestra di casa sfidando la pioggia battente.
I primi a vedersela brutta sono le persone sulle imbarcazioni ormeggiate in Riva degli Schiavoni. Questo giovane gallese comandante dello yacht che si è trovato faccia a faccia con la nave
"Ce la siamo vista venire addosso, era enorme. C'era un vento fortissimo. Ci sarà passata a circa 25 metri. Ma più avanti i metri sembravano essersi ridotti a dieci. E' stata una cosa incredibile"
Chi paradossalemnte si è accorto per ultimo del pericolo è chi ha rischiato di più. Lorenza Pedani era a bordo di quel vaporetto e ha sentito urlare dei turisti. ([ Ссылка ])
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