Tra poco inizieranno i lavori di preparazione del terreno per la semina ed il successivo trapianto dei nostri ortaggi estivi e come sempre vogliamo proporvi alcune tecniche innovative alla luce di ciò che viene indicato come " agricoltura biologica".
L'agricoltura biologica non nasce tanto per la coltivazione di ortaggi e frutti più salutari, bensì per preservare la fertilità del suolo e tutelare la biodiversità.
Vi parleremo perciò di agricolotura biologica in suolo e fuori suolo con l'integrazione della zeolite/chabasite. In pratica, si realizza un cumulo con terra asportata, si mescola con zeolite in grani e possibilmente con un po' di fertilizzante, si copre e si lascia riposare fino al successivo ciclo di coltivazione. Nel terreno dove è stato asportato lo strato utilizzato per formare il cumulo, si apporta ulteriore zeolite in grani e si seminano i nostri ortaggi.
Nel prossimo ciclo si utilizzerà il cumulo precedentemente preparato, riducendolo ad una altezza di circa 5 centimetri. In questo modo fertilizziamo il suolo nutrendo il sottosuolo ed andremo ad abbattere la formazione di nitrati nelle falde e l'accumulo di metalli pesanti nei vegetali, che verranno chelati dalla zeolite, ottenendo così ortaggi senza residui chimici.
Per quanto riguarda l'agricoltura fuori suolo (ad esempio cassoni, sacchi o substrati) il regolamento biologico in alcuni Paesi europei non si pronuncia in merito mentre in altri viene riconosciuto (in quanto, come già detto, l'agricoltura biologica si occupa del suolo e del sottosuolo).
Un aspetto molto importante dell'agricoltura biologica, al fine di evitare inquinamento dell'ambiente e perdita di biodiversità, riguarda le risorse naturali come il suolo e l'acqua e il regolamento prevede che la produzione animale deve prevedere uno stretto legame tra tale produzione e la terra.
I legami tra zeolite (in particolare la chabasite), produzione animale, terra e biodiversità, sono la chiave del nostro futuro.
Antonio Oliveri
www.zeolite-italia.com

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