È uno spettacolo pirotecnico per raggi X quello messo in scena in una galassia a 6.6 miliardi di anni luce dalla Terra. Ad accorgersene è stato l’osservatorio spaziale Chandra della Nasa. E a innescarlo, con buona probabilità, la fusione di due stelle di neutroni. Uno spettacolo che aiuterà a svelare il grande mistero della struttura di queste densissime stelle, fatte per l’appunto per lo più di neutroni.
Quando due di queste stelle si fondono l’una nell’altra, sparano in direzioni opposte due getti di radiazione e particelle ad alta energia. Se uno dei due getti è orientato verso la Terra, lo possiamo osservare sotto forma di lampo di raggi gamma. Se invece non è orientato verso di noi, per accorgerci dell’evento dovremo ricorrere a indizi di diversa natura.
Come, per esempio, la rivelazione di onde gravitazionali. Oppure, come è avvenuto in quest’occasione, un intenso brillamento in banda X. Indizio che ha consentito agli astronomi non solo di cogliere l’avvenuta fusione di due stelle di neutroni ma anche di stabilire che l’oggetto che ne è risultato è di grande massa, ruota rapidissimo e ha un campo magnetico straordinariamente intenso.
Nome in codice della sorgente di quest’emissione è XT2. Dalla prima apparizione alla scomparsa, stando alle osservazioni di Chandra, sono trascorse sette ore. Sette ore di dati raccolti il 22 marzo 2015 nell’ambito del Chandra Deep Field-South, l’immagine a raggi X più profonda mai realizzata, con quasi 12 settimane di tempo d’osservazione distribuite nell’arco di diversi anni.
Grazie a questo risultato, gli astronomi sperano di poter ricostruire cosa c’è all'interno delle stelle di neutroni, oggetti talmente densi che le loro proprietà non potranno mai essere replicate qui sulla Terra.
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Una produzione “Chandra’s Beautiful Universe”
Voiceover in italiano di Marco Malaspina
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