Albisola Superiore vanta una produzione ceramica tra le più importanti a livello internazionale. Nel tempo numerosi artisti hanno sperimentato le infinite possibilità della materia nelle manifatture locali e hanno creato importanti opere d’arte.
Grazie all’Assessorato alla Cultura, alla fine del 2019 prende il via un progetto pilota nazionale che vede la collaborazione della restauratrice di beni culturali Barbara Checcucci e di SILTEA - azienda specializzata in nanotecnologie per il restauro. Protagonista di questa iniziativa è il lungomare Eugenio Montale con le opere di Alfredo Sosabravo e di Carlos Carlè. Il progetto ha l’obiettivo di valutare nuove strategie di conservazione preventiva, come la sperimentazione di materiali e tecniche innovative che consentano di ridurre gli sforzi manutentivi e di eseguire interventi di restauro sempre più duraturi ed efficaci.
La tecnologia proposta da SILTEA, frutto della ricerca svolta presso l'Università di Padova, nasce per rispondere a queste esigenze. Attraverso un processo chimico a temperatura ambiente chiamato SOL-GEL, è possibile proteggere le opere ricreando sulla loro superficie sottilissimi strati di vetro, resistente agli acidi, all’abrasione e ai raggi UV.
Nell’estate 2020 inizia il primo intervento sull’opera di Sosabravo “Saludo al mar”, un pannello composto da 246 piastrelle in gres porcellanato. Non si tratta di un’opera con specifiche problematiche conservative, ma costituisce un’occasione ideale per sperimentare l'applicazione di un protettivo ad azione “auto-dilavante” che eviti l’accumulo ed il contatto diretto degli agenti di degrado. Grazie al monitoraggio programmato avvenuto nell’arco di un anno, è stato possibile osservare a livello microscopico i primi risultati incoraggianti che offrono spunti interessanti per il concetto di manutenzione preventiva.
A distanza di poche settimane, il “Totem” di Carlos Carlè è stato oggetto di un intervento più complesso. L’opera, composta da moduli di argilla refrattaria, presentava vaste aree di deterioramento e perdita del colore in molte sue parti. Le numerose lacune sono state integrate nel laboratorio Checcucci Restauri, sperimentando una tecnica innovativa: l’utilizzo del SOL-GEL come legante pittorico per il ritocco a freddo. Il sistema ha dimostrato un’ottima stabilità e resistenza anche ad eventi climatici estremi.
Il progetto porta ad una conclusione: scegliere di intervenire con prodotti di nuova generazione, minerali e stabili in ambiente esterno, influisce nella vita di un’opera ed è di fondamentale aiuto per gli enti preposti alla tutela del patrimonio artistico.
![](https://i.ytimg.com/vi/6fZ4tNwyRgY/maxresdefault.jpg)