Massimiliano faceva l’operaio in provincia di Brescia, prima di arrivare nell’auto-proclamata repubblica di Donetsk: per combattere con i filo-russo guadagna solo 200 euro al mese. Ci racconta la sua quotidianità: “Di notte è da paura qua, qua di notte bombardano, usano tank a volte... Tutti han paura, cioè, chi non ha paura? Però la paura ti tiene vivo...Nel 2014 e 2015 qui c'erano forti combattimenti, io sono stato anche accerchiato una volta. Noi eravamo in 9, tre sono morti e gli altri quasi tutti feriti, sono stato ferito anche io la prima volta lì. Io pensavo di morire lì, cioè dicevo, qui moriamo tutti”. MA I suoi nemici, DICE, sono SOPRATTUTTO la finanza e le banche. E' per combatterle, a modo suo, che il bresciano Massimiliano Cavalleri si è arruolato con i miliziani filorussi dell'Ucraina orientale, supportati da Vladimir Putin.
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