Paolo Carnera è un direttore della fotografia italiano.
Frequenta nel 1980-82 il Centro Sperimentale, dove è allievo di Carlo Di Palma e compagno di corsi di Francesca Archibugi, per la quale cura la fotografia di alcuni cortometraggi (Riflesso condizionato, 1982, La guerra appena finita, 1985, Il vestito più bello, 1986)[1] e in seguito del suo secondo e terzo lungometraggio, Verso sera (1990) e Il grande cocomero (1993).
Nel corso degli anni novanta lavora a molte opere prime e seconde a basso costo, tra cui gli esordi di ex compagni di studi al Centro Sperimentale, mettendo alla prova la propria creatività nel ricercare soluzioni economiche ed efficaci.[2] Collabora in particolare con il livornese Paolo Virzì per i suoi primi due film, La bella vita (1994) e Ferie d'agosto (1996).
Pizzicata (1996), esordio alla regia di Edoardo Winspeare, segna l'inizio del sodalizio professionale di Carnera con l'autore salentino, per il quale fotografa i successivi Sangue vivo (2000), Il miracolo (2003), Galantuomini (2008) e Sotto il Celio Azzurro (2009).
Nei primi anni duemila collabora con Sergio Rubini per Tutto l'amore che c'è (2000), L'anima gemella (2002) e soprattutto L'amore ritorna (2004), che gli vale l'Esposimetro d'oro alla miglior fotografia italiana.
Tra i suoi lavori televisivi, spicca Romanzo criminale - La serie (2008-2010), diretto da Stefano Sollima, per il quale cura le immagini anche del suo esordio cinematografico, ACAB - All Cops Are Bastards (2012) per il quale ha ricevuto la nomination ai David di Donatello.
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