🥩 La mia RECENSIONE della CARNE STAMPATA IN 3D 100% VEGETALE: l'ho cucinata per la prima volta e... mi è piaciuta un casino! 💚
🤔 Cos'è la carne 3D?
La carne 3D è un prodotto 100% vegetale che simula in tutto e per tutto l'aspetto, la consistenza e il sapore della carne. Viene ottenuto attraverso una stampante che, letteralmente, "stampa un inchiostro" a base di proteine vegetali che si differenzia poi in varie declinazioni che imitano le caratteristiche di muscoli e grasso. Quella che vedete nel video è di Juicy Marbles. Gli ingredienti sono: acqua, concentrato di proteine di soia (27%), olio di semi di girasole, aromi naturali, coloranti naturali come concentrato di succo di barbabietola rossa ed estratto di acerola, addensanti (carragenina, metilcellulosa), vitamina B12. Ha un alto contenuto di proteine (18 g x 100 g) e un basso contenuto di grassi saturi (0.8 g x 100 g).
🍖 La texture è incredibile e il gusto assomiglia molto a quello di uno stinco di maiale (almeno per me). Certo, non può essere IDENTICA alla carne animale, può ancora essere migliorata, ma è un'ottima alternativa più sostenibile e un ottimo compromesso per chi fa fatica a rinunciarci, da consumare saltuariamente e per iniziare a transitare verso una dieta più vegetale possibile. Diciamo che a mio avviso, su una scala numerica, la carne animale è 10 a livello di gusto e questa è 8.
🌱 Ma la mia domanda è: siamo davvero disposti, perché "il gusto è inconfondibile", perché "la carne vera è più buona" a continuare a mangiare carne? Siamo davvero così ottusi da continuare a distruggere il pianeta, a allevare e trucidare miliardi di animali in condizioni vergognose, solo per pochi secondi di piacere voto 10 nel palato anche se abbiamo un'alternativa da voto 8 che è più salutare e migliore sotto tutti i punti di vista?
Perché è più sostenibile della carne animale?
Perché ha un ridotto impatto ambientale. Tralasciando l'aspetto etico e le disgustose condizioni in cui questi animali vengono allevati (per quello potete guardare Food for Profit), l'industria intensiva di allevamento animale è una delle principali cause di emissioni di CO2 a livello globale e non è efficiente: il grande numero di animali allevati in modo intensivo nel nostro Paese (più di 700 milioni in un anno, fonte Greenpeace) richiede un grande uso di risorse che invece potrebbero essere destinate al consumo umano diretto. Circa due terzi dei cereali commercializzati in Europa si trasformano in mangime, e circa il 70% dei terreni agricoli europei sono destinati all’alimentazione animale (fonte Greenpeace). Numeri molto simili valgono per la soia, coltivata principalmente come mangime per animali. Perché non mangiare legumi e cereali direttamente, al posto di farli passare "attraverso" gli animali? Per non parlare del problema dei reflui zootecnici (liquami, letame), responsabili di ingenti immissioni nell'ambiente di ammoniaca, azoto e nitrati che danneggiano gravemente suolo e falde acquifere.
Perché aiuta chi ama la carne a transitare verso una dieta più vegetale. Questi prodotti dovrebbero essere consumati saltuariamente, esattamente come la carne - che invece viene consumata in quantità largamente superiore ai grammi previsti dalla dieta mediterranea. Pensate che, secondo la dieta mediterranea, sarebbero consentiti circa 250 g a settimana tra carni rosse e insaccate (fonte: Fondazione Umberto Veronesi). In verità, secondo l'Osservatorio Permanente sul Consumo Carni (2019), ne consumiamo in media 216 grammi circa AL GIORNO, ben 79 kg all'anno. Ricordiamo, peraltro, che l'International Agency for Research on Cancer dell'OMS ha stabilito nel 2015 che la carne lavorata (salsiccia, prosciutto, hamburger, salame, pancetta) e la carne rossa (manzo, vitello, maiale, agnello) è da considerarsi cancerogena.
Perché ci aiuta a capire, col suo prezzo, che dietro l'industria della carne c'è qualcuno che sta pagando per noi col suo sfruttamento - gli animali ovviamente ma anche l'ambiente e i lavoratori - il prezzo basso che vediamo al supermercato. Se una porzione da circa 100 grammi di carne stampata in 3D costa 9 euro, mentre una di carne di vitello 3,50 euro, c'è qualcosa che non va. Qualcuno ha dopato il sistema, abituandoci a pensare che la carne sia economica e accessibile quando, semplicemente, non lo è (senza sfruttamento).
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