Milano, la dissoluzione del Mandala: l'antico rito buddista dei monaci tibetani
Il rito serve a ricordare l'impermanenza delle cose materiali
(Milano). Un rituale antichissimo, quello che ha avuto luogo oggi - 16 settembre - nella sala Orlando della sede di Confcommercio a Milano: un gruppo di monaci tibetani arrivato dall'India ha compiuto il rituale della dissoluzione del "Mandala", che nella tradizione tibetana rappresenta la dimora del Buddha. Il rito serve a ricordare a uomini e donne l'impermanenza delle cose materiali e la transitorietà della vita terrena. I monaci tibetani sono stati ospiti del del Ghe Pel Ling, ovvero l'Istituto di studi di Buddhismo tibetano, attivo a Milano dal 1978. La presidente del suddetto istituto, Gemma Randelli, ha spiegato ai microfoni il significato simbolico della cerimonia. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
---- Trascrizione generata automaticamente ----
nella tradizione tibetana il mandala rappresenta la dimora della divinità del Buddha ogni Buddha ha un suo Mandala una sua dimora un suo palazzo che può essere rappresentato in forma tridimensionale quindi proprio come una costruzione piuttosto che Dipinto oppure Disegnato con la sabbia i monaci arrivano dal sud dell'India sono monaci del monastero di Rage e in particolare del gruppo del già dai calze Sono qua in Italia già da maggio scorso per raccogliere fondi proprio per il loro monastero è importante per diversi motivi perché ci ricorda l'impermanenza la transitorietà niente permane per sempre noi stessi non rimaniamo per sempre un certo punto lasceremo questo corpo ci ricorda anche il non attaccamento perché pensiamo che i monaci hanno lavorato 9 ore al giorno per 4 giorni con molta concentrazione passione serietà e hanno dovuto distruggere dissolvere questo Mandala quindi e non attaccarsi a niente
-
![](https://i.ytimg.com/vi/8Xt705JVOUQ/maxresdefault.jpg)