È il 1976, Peter Gabriel ha appena lasciato i Genesis e ha in mente di scrivere qualcosa che descriva il suo stato d'animo, quello cioè di qualcuno che ha perso qualcosa, ma che è pronto ad accettare e a vivere ciò che gli riserverà il futuro. A lui piace spesso recarsi nei dintorni di Bath, in questa collina che si chiama Solsbury Hill, che è un luogo che ha un’importanza storica: si dice che lì nel V secolo d.C. avvenne una battaglia tra bretoni e anglosassoni a cui qualcuno sostiene abbia partecipato addirittura Re Artù, però per tutti gli ufologi quello è un luogo di avvistamento particolare, anzi lì ci fu nell’antichità un tempio dedicato ad Apollo, il dio della luce, della musica e della poesia. E pare anche che lì, a Solsbury Hill, Peter Gabriel, che andava a fare jogging o a meditare, abbia avuto un’esperienza spirituale. Nel suo primo album solista comparirà quindi questa canzone dedicata proprio a Solsbury Hill, perché anche noi, che abbiamo perso qualcosa in questi giorni, ma che abbiamo fiducia che avverrà qualcosa in futuro, cerchiamo di trovare la nostra Solsbury Hill.
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