Questo monologo è la messa in scena di una eterna dichiarazione di amore fatta da due bolognesi ad una città e alla sua gente.
Uno spaccato delle manie, dei modi di dire, delle abitudini e delle assurdità di noi bolognesi, analizzate e descritte dallo straordinario “occhio clinico” di Giorgio Comaschi e ‘raccontate’ dalla vèrve formidabile di Andrea Santonastaso.
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