Il 7 Luglio cade l'anniversario della famosa, breve e sanguinosa rivolta di Masaniello.
Una rivolta ormai divenuta proverbiale e patrimonio culturale comune e condiviso dei Napoletani.
Ma cosa successe davvero in quei giorni tra il 7 e il 16 di luglio del 1647?
La rivolta di Masaniello e Giulio Genoino, contro il governo vicereale spagnolo di Rodrigo Ponce de León, fu propedeutica per la formazione della successiva esperienza della Repubblica Napoletana, ma di per se fu sterile e caotica.
Fu quella di Masaniello una rivolta segnata dalla violenza, dalla instabilità umorale del popolo, dalla disorganizzazione e dalla poca coesione tra gli strati sociali.
Tuttavia Masaniello e la sua rapida e tragica fine hanno dato il via ad una serie di riletture della sua figura, da campione della libertà contro il regno oppressivo dei Borbone, fino ad archetipo di patriota per l'Italia Mazziniana e Risorgimentale.
Per poi arrivare all'ultimo secolo del novecento dove a Masaniello sono state affibbiate le sembianze stereotipate anti-napoletane del Pulcinella violento e del Camorrista.
Masaniello andrebbe invece inquadrato nel suo periodo storico come un uomo che fece tutto quanto in sua possibilità per migliorare le difficili condizioni di vita dei suoi concittadini, nel quadro complessivo di un impero spagnolo seicentesco attraversato da tumulti per il pane e ribellismo anti-fiscale.
storico: Ruggero M. Savarese
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