Vige la Convenzione internazionale su ricerca e salvataggio marittimo, siglata ad Amburgo nel 1979, ratificata in Italia nel 1989.
Tutti gli Stati costieri sono tenuti a mantenere un servizio di salvataggio "sar" (search and rescue). Malta però si avvale della cooperazione dell'Italia per il pattugliamento della sua zona di responsabilità. Nella prassi il sar maltese non risponde alle imbarcazioni che avvistano natanti in panne né al Centro di coordinamento sar italiano. L'imbarcazione chiede quindi l'intervento del sar italiano che coordina il soccorso stabilendo il "luogo sicuro" più vicino. Il "luogo sicuro" deve garantire la protezione fisica delle persone soccorse. Se i naufraghi sono anche migranti deve garantire inoltre le procedure per lo status di richiedente asilo delle persone soccorse.
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Soccorsi in mare, ecco le regole
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