La pratica tradizionale di coltivazione di vignaioli (‘vite ad alberello’), iscritta nel 2013 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, viene trasmessa attraverso generazioni di viticoltori e agricoltori dell’isola mediterranea di Pantelleria.
Circa 5.000 abitanti possiedono un terreno, che coltivano utilizzando metodi sostenibili. La tecnica è costituita da diverse fasi. Il terreno è preparato livellando il terreno e scavando una cavità per piantare la vite. Il fusto principale della vite è quindi accuratamente potato per produrre sei rami, formando una boscaglia con una disposizione radiale.
La cava viene costantemente riformata per garantire che la pianta cresca nel giusto microclima. Le uve di vino vengono poi raccolte a mano durante un evento rituale che inizia a fine luglio. I viticoltori e gli agricoltori di Pantelleria, maschi e femmine, praticano la ‘vite ad alberello’ in condizioni climatiche dure.
Le conoscenze e le abilità dei portatori e dei praticanti vengono tramandate in famiglie attraverso istruzioni orali e pratiche nel dialetto locale. Inoltre, i riti e le feste organizzati tra luglio e settembre permettono alla comunità locale di condividere questa pratica sociale. I popoli di Pantelleria continuano ad identificarsi con la coltivazione della vite e si sforzano di preservare questa pratica.
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