“Nello stesso volume della biblioteca gnostica di Nag Hammâdi che contiene il Vangelo di Tommaso, anzi proprio in continuazione ad esso, si trova il Vangelo di Filippo.
Meno noto dell’altro, non era mai stato menzionato dai Padri della Chiesa, i quali tuttavia non ne dovevano ignorare l’esistenza, se Epifanio attribuisce a Filippo un passo che in realtà si trova nel Vangelo degli Egiziani1. La scoperta del testo costituisce quindi un avvenimento di grande importanza, recando un contributo notevolissimo alla conoscenza diretta del pensiero e della letteratura gnostica, di cui, fino ai ritrovamenti di Nag Hammâdi, eravamo quasi completamente all’oscuro.”
Passi di: AA. VV. (a cura di Marcello Craveri). “I Vangeli apocrifi (Einaudi)”.
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