Ancora maltempo a Milano e ancora allagamenti e danni ingenti per la popolazione. Soprattutto nel quartiere Ponte Lambro, zona adiacente all’omonimo fiume che attraversa la zona, dove, nella giornata di domenica 8 settembre, si è proceduto all’evacuazione delle comunità Exodus e CEAS, che si trovano nel parco Lambro, a causa dell'innalzamento del fiume.
Nel quartiere i tombini sono esplosi creando non pochi problemi alla viabilità, con strade che sembrano fiumi.
Il fiume Lambro, già molto carico con le piogge di domenica pomeriggio e sera è salito molto a Milano e alle 9.00 di lunedì era ancora a 262 cm in via Feltre. Nel Parco Lambro l'acqua si è allargata sulle sponde, ed era al limite delle strade interne. In mattinata sono state inviate le squadre di Protezione Civile, MM, AMSA e Polizia Locale, per monitorare la situazione e, fa sapere l’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli che “la fognatura ha tenuto dato che su Milano nella notte è piovuto poco e non vi sono stati allagamenti”.
E nonostante in giornata sia spuntato il sole, resta alta l’allerta meteo perché il rischio per i corsi d'acqua è collegato alle piogge che si sono abbattute nella notte a nord di Milano.
Intanto nella seduta del Consiglio regionale di martedì 10 settembre, Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in regione ha fatto sapere che presenteranno una mozione urgente sulla situazione maltempo a Milano e Lombardia chiedendo al Presidente Fontana e alla sua giunta di “darsi una mossa” e mettere in campo risorse per il completamento delle vasche di laminazione di Senago e Lentate e stanziamento di fondi per la rinaturalizzazione dei fiumi che scorrono per la regione.
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