Ti alzi la mattina e senti quella sensazione di rigidità che ti limita i movimenti del collo? Il primo pensiero va alla nostra “cervicale”!
Scopriamo i sintomi, le cause e gli esercizi per curare i dolori alla cervicale insieme ad Andrea Genta, fisioterapista del Centro Medico Santagostino.


CERVICALGIA: DOLORE AL TRATTO CERVICALE

La nostra colonna vertebrale, in specifico la parte cervicale, è una zona soggetta per lo più a traumi da sovraccarico.
La nostra postura con sguardo in avanti e spalle rilassate è sicuramente quella fisiologica, dove muscoli, tendini e legamenti non sono in tensione.

Ovviamente non siamo fatti per rimanere sempre in questa posizione, anzi compiamo al giorno più migliaia di movimenti in tutte le direzioni che se non eseguiti correttamente o mantenuti per troppo tempo possono causare problematiche di svariata natura.

Questo insieme di problematiche sono tutte riunite nella famiglia delle “cervicalgie”, cioè dolore al tratto cervicale.


CERVICALE: SINTOMI E CAUSE

Il dolore è spesso solo il primo sintomo, dal quale poi bisogna distinguere:

- la tipologia (puntiforme, zonale, irradiato)

- la durata (continuo, notturno, sporadico).

Il più classico senso di rigidità ci dà difficoltà a eseguire determinati movimenti, come andare a guardare il soffitto o girare lo sguardo a destra o sinistra.

I sintomi più comuni sono un dolore acuto e un diffuso senso di rigidità.

Meno comuni ma pur sempre importanti, sono le cefalee associate ad un disturbo cervicale, nausee e irradiazioni al braccio. In questi casi, sicuramente più complessi, è sempre consigliabile valutare attraverso un controllo medico ed eventualmente un esame diagnostico come la TAC o la radiografia.

Sapere cosa fare sia per prevenire sia per alleviare i sintomi è importante, sopratutto in quelle situazioni dove lo stress ripetuto compromette gli equilibri di tutte le strutture che mantengono in salute la colonna cervicale.

Tra le cause più comuni si parla di posture mantenute, come per i lavoratori d’ufficio o per gli studenti alle prese con gli esami, oppure di un cattivo rapporto tra forza muscolare e gesto compiuto (questi sono i casi in cui il collo si trova a forzare più del dovuto e il muscolo, non essendo “pronto” a reagire allo sforzo, si irrigidisce in senso di difesa).


LA PREVENZIONE E GLI ESERCIZI

Cosa fare quindi in questi casi? Oggi impariamo due veloci esercizi che puoi fare ovunque e in qualsiasi momento.

ESERCIZIO 1
Prendi con la mano destra l’orecchio sinistro e apri bene il gomito (mi raccomando, mantieni la posizione). Ora cerca di inclinare la testa verso la spalla destra. Non alzare l’altra spalla, altrimenti non si va ad allungare il muscolo desiderato, ovvero il trapezio e quindi è tutto inutile. Per aumentare ancora un po’ lo stiramento di questo muscolo, allontana la mano sinistra come se volessi andare a prendere qualcosa che ti attira dalla parte opposta. 3 volte per lato sono sufficienti ma mantenendo ogni posizione per 30 secondi, In 3 minuti il primo esercizio è fatto.

ESERCIZIO 2
Ora andiamo a rinforzare un po’ i muscoli posteriori della schiena, quelli tra le due scapole che per natura tendiamo a ignorare e a mantenere troppo rilassati.

Questi muscoli si chiamano romboidi e, se tonificati, ci permettono di mantenere una postura più corretta, evitando di “cadere in avanti” con le spalle.

Cerca quindi di avvicinare le scapole e di mantenere la contrazione attiva per 5 secondi, come se dovessi tenere in avanti il petto. Questo semplice movimento, ripetuto per 10 volte è un buon inizio per prendere consapevolezza dell’esistenza del muscolo.
Ovvio, non bisogna accontentarsi di questo, cerca di ricordarti ogni tanto, durante il giorno di stare “sull’attenti”, tendendo quindi una posizione eretta perfetta.

Prima di passare dal tuo medico di fiducia ed effettuare qualsiasi terapia, ricordati che bastano pochi esercizi quotidiani e un po’ di attenzione nella postura per far star meglio il nostro collo!

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