Nella piccola ed antica cittadina di Sinagra il culto di Santu Liu (San Leone), come viene affettuosamente chiamato dai Sinagresi, ha origini molto remote.
Si racconta che San Leone, Vescovo di Catania, vissuto nell'ottavo secolo, fu un acceso oppositore all'iconoclastia voluta dall'imperatore bizantino, per questo motivo, fu costretto a lasciare la città e rifugiarsi sui monti Nebrodi.
Durante questi peregrinazioni sui monti, si narra, che il Vescovo Leone si fermò, per lungo tempo, in una grotta del vallone d'Orecchia sita nel comune di Sinagra.
Fino a qualche decennio fa, i portatori del Santo, subito dopo l'uscita dalla Chiesa, percorrevano di corsa, senza sosta, fino a tarda notte, tutte le vie e le campagne della città.
Adesso, forse, anche per volontà delle autorità ecclesiastiche, la processione, dopo un breve percosso si ferma alla Chiesa del Convento in attesa dell'uscita pomeridiana.
Nel pomeriggio, poco dopo l'uscita, arriva il momento tanto atteso dai devoti e curiosi. I miracoli di Santu Liu (San Leone).
Si narra che durante questa tradizionale corsa, in passato, siano avvenuti numerosi miracoli.
Dopo il ritorno dal cimitero la processione si avvia verso la parte più alta della cittadina.
Gli stretti e tortuosi vicoli, quasi incontaminati, attraversati con mille difficoltà dai portatori, attestano l'antichità del rito e dei luoghi.
Nell'ottobre del 2008, l'eredità culturale della festa, che si trasmette oralmente di generazioni in generazioni, e in quanto tale è effimera e soggetta a un grosso rischio di estinzione, è stata inserita, per conservarla e promuoverla, nel R.E.I., ovvero, nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia.
La processione, nonostante la fatica dei portatori, si avvia verso la Pietra di Santu Liu (San Leone) che si trova lungo il vallone d'Orecchia.
Si narra che in questo luogo sia avvenuto l'incontro di San Leone con il diavolo.
Secondo il racconto, il diavolo fu scacciato dal segno della croce che il Santo incise sulla pietra.
All'imbrunire inizia l'ultimo atto della lunga e faticosa processione, i portatori, aiutati dalle donne, si avviano, attraverso gli stretti vicoli, alla Chiesa Madre.
In questa Chiesa, Santu Liu (San Leone), vi rimarrà fino a quando, a novembre, sarà riportato nella sua Chiesa in campagna.
Ritornerà in paese, con una suggestiva processione, la notte di Pasqua.

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