Risveglio dopo l'orgia 1924 (Caprili, anonimo)
Andasti, oh giovinastro al gran veglione,
al braccio t'abbiam visto di una bionda
e ci facevi 'l nesci e 'l burbiglione,
mentre palpavi l'anca sua rotonda.
Le bottiglie del buon vino
e al cognac il gran poncino
e ripieno il buon panino
te li sei scordati già?
Tu mangiasti alla Morina**
di tordelli una dozzina,
si lamenta, poverina;
la piantasti, trallallà...
Trallallà....tararallalà...
Tu sogni e ti par d'essere nell'inferno,
portato a volo da tremendi draghi,
invece sei nel crudo dell'inverno
e i creditori aspettan che tu paghi.
Gianduiotti, pasticcelli,
caramelle e gran confetti*
se domani tu ci rifletti
chi li paga? Trarallalà...
Lo champagne nei palchetti,
i coriandoli a gran getti,
le valanghe dei sorbetti
chi li paga? Trallallà!...
Trarallallà...trararallà...
Con tutte le cocotte tu danzasti,
sepolto un neo scopristi sotto il seno
al pagliaccetto rosa che portasti
nel salottino verde al pian terreno.
E al veglion dietro una quinta
la bebè tutta ritinta
ce la fece a darsi vinta
non ricordi?...Trallallà...
La contessa con la figlia
ti facea l'occhio di triglia,
ti troncasti quasi in chiglia
salutando trallallà...
Trarallallà...trararallallà...
Ma in Carnevale tutto, tutto è ammesso
anche ballare nudi in allegria,
perché chi balla non commette eccesso
anzi è campione della cortesia,
sul più bello della festa
tu perdesti fin la testa;
e di te che ormai ci resta?...
Un dormiente, trallallà...
Domattina, molto presto,
sarai vivo, sarai desto,
ma però sarai più mesto
pesto e vizzo trallallà
Trarallallà....trarallallà...
*caramelle, gianduiotti,
pasticcini e gran confetti
**le levasti alla Morina
le mutande con la trina
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