Eccezionale documento storico. Viaggio in Germania del capo del governo francese collaborazionista Pierre Lavalle, ricevuto a Berlino dal ministro degli esteri nazista Joachim Von Ribbentrop, e in visita da Adolf Hitler al Berghof a Berchtesgaden, nell'Obersalzberg, residenza estiva del Führer, insieme al sottosegretario italiano agli Affari Esteri, Giuseppe Bastianini, 14 maggio 1943.
Quando gli Alleati occuparono la Francia, l'ex Capo del governo francese collaborazionista Pierre Laval fuggì, prima in Germania, e poi in Spagna, ma fu arrestato a Barcellona e il 30 luglio fu consegnato al governo provvisorio della Francia liberata, presieduto da Charles de Gaulle. Accusato di tradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato, il suo processo si svolse in modo burrascoso, a causa dell'odio che Laval aveva attirato su di sé durante il suo governo e a causa dell'atteggiamento da lui tenuto all'inizio del processo, mostrandosi inconsapevole della gravità della propria situazione. Il processo si concluse con Laval impossibilitato a parlare; la sua difesa rinunciò per protesta all'ultima arringa ma il verdetto era prevedibile fin dall'inizio: Laval fu condannato a morte il 9 ottobre. Il 15 ottobre 1945, il giorno stesso dell'esecuzione, tentò di suicidarsi con il cianuro ma non vi riuscì e, dopo ben 17 lavande gastriche, semi-incosciente, fu portato davanti al plotone d'esecuzione dove fu fucilato. Le sue ultime parole furono "Viva la Francia!".
German Nazi Foreign Minister Joachim von Ribbentrop welcoming Prime Minister of France Pierre Laval, Berlin, May 14, 1943.
Exceptional historical document. Travel in Germany of the Chief of collaborationist French Government Pierre Lavalle, received in Berlin by the Nazi Foreign Minister Joachim von Ribbentrop, and a visit by Adolf Hitler at the Berghof in Berchtesgaden, the summer residence of the Führer, along with the Italian Undersecretary for Foreign Affairs Giuseppe Bastianini, May 14, 1943.
Former Prime Minister of France Pierre Laval has been sentenced to death for treason after the end of II World War. Laval didn't attended at his trial. The execution was fixed for the morning of 15 October 1945. Laval attempted to cheat the firing squad by taking poison from a phial which had been stitched inside the lining of his jacket since the war years. He did not intend, he explained in a suicide note, that French soldiers should become accomplices in a "judicial crime". The poison, however, was so old that it was ineffective, and repeated stomach-pumpings revived Laval. Laval requested his lawyers to witness his execution. He was shot shouting "Vive la France!".
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