Il contrasto tra la vita e la forma, tra la realtà e la finzione, tra persona e personaggio, motivi fondamentali della sua problematica, rivivono nella ribellione esistenziale di Enrico IV in maniera così spontanea e drammatica da raggiungere le punte più alte dell’arte pirandelliana.
Il protagonista recita da vent’anni la parte di Enrico IV, nei primi dodici con inconsapevole innocenza, negli ultimi otto per dolorosa necessità. Egli non ha altro nome se non quello dell’Imperatore del Sacro Romano Impero di cui impersonava la parte in una cavalcata in costume della sua lontana giovinezza. Una caduta da cavallo, provocata dal suo rivale in amore Tito Belcredi, lo ha tenuto imprigionato in quel personaggio per dodici anni. Il nipote Carlo Di Nolli, ha soccorso la sua tranquilla pazzia facendolo vivere in un castello tra compiacenti cortigiani che lo assecondano.
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1979. RAI.
ROMOLO VALLI - ... (Enrico IV)
GIANNA GIACHETTI - La Marchesa Matilde Spina
MARIELLA FENOGLIO - Sua figlia Frida
Regia di GIORGIO DE LULLO
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