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Ogni anno, in concomitanza con l'inizio delle attività scolastiche le famiglie si trovano a programmare anche le attività sportive del bambino e naturalmente nell'avviare un bambino allo sport si deve tenere conto della sua età, dei suoi gusti, delle sue condizioni fisiche generali. E per conoscere il percorso corretto per avviare un bambino a fare sport abbiamo intervistato il Prof. Attilio Turchetta, Direttore dell'unità di medicina dello Sport dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ci ha spiegato come sia fondamentale nella scelta dell'attività fisica si debba innanzitutto valutare l'età del bambino, perchè se parliamo di un bambino nell'età prescolare sarà indispensabile che lo sport sia sinonimo di gioco e di attività non organizzata, mentre un bambino fra i sei e i dieci anni può avvicinare sport più complessi che prevedano ad esempio l'utilizzo di una palla (calcio, pallavolo, pallacanestro...) per poi passare , dopo i dieci anni, ad attività ancora più complesse in cui vi sia anche un attrezzo oltre che una palla (il tennis ad esempio). Fondamentale poi avviare un bambino allo sport dopo aver effettuato le necessarie indagini cliniche per far sì che l'attività fisica si svolga in tutta sicurezza e fortunatamente in Italia per quanto riguarda lo sport agonistico i controlli sono estremamente accurati. Un capitolo importante riguarda i bambini con patologia, sia i bambini con patologia cronica come il diabete sia i bambini guariti da malattie gravi come la leucemia e il professore ci parla di come si accompagna questi bambini all'attività più corretta per loro. E se il problema dell'obesità infantile e di tutte le patologie correlate sta assumendo proporzioni allarmanti in Italia è sicuro che l'attività fisica è un'arma fondamentale per combattere il sovrappeso infantile e per aiutare i bambini a capire come per fare sport ed ottenere buone prestazioni sia importante non avere chili di troppo e in questo senso diventa quindi una motivazione che spinge bambini ed adolescenti a correggere anche l'alimentazione per riuscire a fare al meglio il loro sport preferito. Un aspetto da non trascurare poi è il valore psicologico del far fare attività fisica ai bambini, che imparano così la socialità, il condividere con i compagni lo spogliatoio, che si trovano di fronte a delle regole da rispettare e conoscono il significato di correttezza sul campo da gioco, tutti insegnamenti che lo aiuteranno a crescere in modo sano e con un approccio corretto ed equilibrato, purchè anche i genitori imparino a non esacerbare gli animi magari discutendo sugli spalti di una partita di calcio fra bambini come purtroppo abbiamo letto talvolta in cronaca, perchè - come ci ricorda il Prof. Turchetta - siamo noi adulti a dover per primi dare l'esempio di educazione sportiva intesa sia come corretto stile di vita ed abitudine allo sport per la nostra salute sia come forma di sportività sana e senza faziosità.

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