Quale modo migliore di esprimere il proprio stato di “euforia e gasamento” se non entrare in una sala piena di giornalisti in sella a un motorino? Così inizia la conferenza stampa di presentazione di “Lorenzo 2015 CC”, il tredicesimo album di Jovanotti, uscito il 24 febbraio 2015.
Una volta messo il cavalletto alla moto, Lorenzo segue un'infografica piena zeppa di emoticon per spiegare tutto quello che è successo dalla fine tour degli stadi del 2013 fino a oggi. Una timeline che a guardarla sembra essere un vero e proprio giro sulle montagne russe, con alti e bassi emotivi e fisici, che si conclude con Jova in pieno stato “dell'estasi e dell'onnipotenza” per l'uscita di “Lorenzo 2015 CC”: un disco fatto di amore e caos, di canzoni estive e combat song, capace di sussurrarti nelle orecchie con piglio da crooner e subito dopo farti muovere con pezzi funk e rock.
C'è tutto e il contrario di tutto nei 30 pezzi che compongono il disco, che non è rotondo (come ci si immagina siano i dischi) ma che ha la forma del gioco della campana, quello in cui si salta sui numeri disegnati a terra col gesso.
E saltare sembra essere l'unico modo per star dietro a Lorenzo, in un racconto che passa attraverso fotografie di San Pietro e di benzinai, pettorine da motocross, fulmini, astronavi e gorilla, tutte immagini tanto casuali quanto necessarie per spiegare il senso di un lavoro “istintivo e molto molto libero”.

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