"Pagliacci" ("Clowns") is an opera in two acts written and composed by Ruggero Leoncavallo.
It is the tragedy of a jealous husband in a commedia dell'Arte troupe.
It premiered in Milan in 1892, and it is Leoncavallo's only successful opera.
"Pagliacci" is the 14th most performed opera in North America according to Opera America.
Here, with:
Luciano Pavarotti (Tenor) as Canio.
Teresa Stratas (Soprano) as Nedda, Canio's wife.
Juan Pons (Baritone) as Tonio, the fool.
Dwayne Croft (Baritone) as Silvio, Nedda's lover.
Conducted by James Levine.
Recorded in 1994 at the Metropolitan Opera House.
The MET.
Encoded by Cristiano Grimaldi
Libretto - By Giuseppe Adami
CANIO
Ah! Dost thou mock me? My rage thou still defiest.
Say who's thy lover - this moment - or thou diest!
NEDDA
No! By my mother's soul, unworthy though thou call me,
I will not tell thee, whatever fate befall me!
VOICES IN THE CROWD
Are they in earnest? What are they doing?
PEPPE
Let us be going, Tonio!
TONIO
Silence, fool!
PEPPE
I am afraid!
SILVIO
Oh, the play is a strange one,
I can bear it no more!
NEDDA
For thine anger I care not. Love is a weapon stronger!
Thus I defy thee! I fear thee no longer!
CANIO
His name! His name!
NEDDA
No!
SILVIO
What in the devil's name?.....He's in earnest!
CANIO (stabbing Nedda)
Take that, and that!
In thy last dying agony thou'lt tell!
VOICES IN AUDIENCE
Stop him!
NEDDA
Help me, Silvio!
SILVIO
Nedda!
CANIO (to Silvio, as he stabs him)
So! 'Tis you then! 'Tis well!
MEN
Help! Help! Arrest him!
WOMEN
Father of pity!
CANIO
The comedy is ended.
THE END.
Libretto - Da Giuseppe Adami
CANIO
(terribile)
Ah! tu mi sfidi!
E ancor non l'hai capita
ch'io non ti cedo?...
Il nome, o la tua vita! Il nome!
(Assieme.)
NEDDA
(prorompendo)
Ah! No, per mia madre!
Indegna esser poss'io...
quello che vuoi, ma vil non son, per Dio!
CONTADINI E CONTADINE
Fanno davvero?
Seria è la cosa?
Zitti laggiù!
Seria è la cosa e scura!
SILVIO
(a parte)
Io non resisto più!
Oh la strana commedia!
(Peppe vuoi uscire dalla porta a sinistra, ma Tonio lo ritiene.)
PEPPE
Bisogna uscire, Tonio. Ho paura!...
TONIO
Taci sciocco!
NEDDA
Di quel tuo sdegno è l'amor mio più forte!
Non parlerò! No! A costo de la morte!
CANIO
(urlando dà di piglio a un coltello sul tavolo)
Il nome! il nome!
NEDDA
(sfidandolo)
No!
SILVIO
(snudando il pugnale)
Santo diavolo! Fa davvero...
LA FOLLA e PEPPE
(che cerca svincolarsi da Tonio)
Che fai! Ferma! Aita!
(Le donne che indietreggiano spaventate, rovesciano i banchi
ed impediscono agli uomini di avanzare,
ciò che obbliga Silvio a lottare per arrivare alla scena.
Intanto Canio al parossismo della collera,
ha afferrata Nedda in un attimo e la colpisce per di dietro
mentre essa cerca di correre verso il pubblico.)
CANIO
A te! A te!
(a Nedda)
Di morte negli spasimi lo dirai!
NEDDA
(cadendo agonizzando)
Soccorso! Silvio!
SILVIO
(che e quasi arrivato alla scena)
Nedda!
(Alla voce di Silvio, Canio si volge come una belva,
balza presso di lui è in un attimo lo ferisce, dicendo.)
CANIO
Ah!... sei tu?
Ben venga!
(Silvio cade come fulminato.)
LA FOLLA
(urlando)
Arresta! Gesummaria!
(Mentre parecchi si precipitano verso Canio per disarmarlo ed arrestarlo,
egli, immobile, istupidito lascia cadere il coltello dicendo)
CANIO
La commedia è finita!
(La tela cade.)
FINE.
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