«Artigianalità per creare pezzi unici»
Industriando ci ha portato all’interno del mondo di Mylius Yachts, azienda che progetta e realizza barche di lusso, a vela e a motore, su richieste specifiche dei clienti. Una eccellenza del “made in Italy” ma soprattutto “made in Piacenza”. Azienda nata nel napoletano nel 2004, è stata poi acquisita nel 2011 dalla famiglia Gandini. «Da un desiderio di mio padre Luciano, grande appassionato di barche», spiega l’amministratore delegato Valentina Gandini. «Abbiamo deciso di spostare i cantieri a Piacenza, dove erano già presenti le nostre aziende, aumentando la taglia delle barche e spostando ancora più in alto l’asticella della qualità di finiture, accessori e personalizzazione». Erano anni di crisi per il settore della nautica, colpito anch’esso dalla Grande recessione: «Abbiamo ritenuto potesse essere vincente un prodotto semicustom, che fosse in grado di distaccarsi dalle barche standard presenti sul mercato e offrire prodotti con tecnologie avanzate». Fibra di carbonio, domotica e soluzioni innovative: «Crescendo anno dopo anno, arrivando anche a barche da novanta piedi e soprattutto dando la possibilità al cliente di sedersi insieme a noi e configurare il suo Mylius», spiega Valentina Gandini.
Il prodotto nasce dall’ufficio tecnico, luogo in cui i progettisti danno forma alle richieste dell’acquirente: «Parliamo con il cliente e decidiamo insieme gli optional o richieste specifiche da inserire nel progetto, come ad esempio la scelta di quali elettrodomestici inserire all’interno della barca», spiega Simone Repetti, che si occupa del coordinamento dell’ufficio. «L’obiettivo è ovviamente realizzare l’oggetto più completo possibile e aderente ai desideri del cliente».
Il prodotto prende forma in cantiere e in falegnameria, all’interno della quale gli artigiani producono i mobili secondo le richieste specifiche del cliente: «Per gli interni delle barche è richiesta estrema precisione e aderenza ai progetti che ci arrivano dall’ufficio tecnico, rispettando gli elevati standard di qualità della produzione», dice Luca Pacchiarini, responsabile della falegnameria.
«La più grande soddisfazione? Quando finite tutte le prove portiamo una nuova barca in mare e la guardiamo navigare: sapere che è una cosa realizzata con le nostre mani ci rende davvero orgogliosi», le parole del responsabile di produzione Juan Enrique Ata Pesantes.
«Poter andare sul campo è un vantaggio – commenta Fabio Perazzi, responsabile di magazzino - esci dall’azienda e capisci tutto il mondo che c’è dietro alle nostre barche. La ricerca del materiale, le tempistiche soprattutto dopo il Covid è diventato un tema da affrontare per essere al passo con i tempi».
La sfida vera del futuro? «Allargarsi in mercati che non conosciamo, come nel “far east”, e poi inserire tanti ragazzi giovani in azienda. Bisogna puntare su di loro, perché la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche la capacità di formare professionisti in ruoli artigianali che possano mantenere il lavoro nella nostra zona nel futuro».
Ещё видео!