"Dino Grandi, il fascista che il 25 luglio '43 fece cadere Mussolini" - biogr. (4-6-1895–21-5-1988)
"Dino Grandi il fascista che fece cade Mussolini" (4 giugno 1895 – 21 maggio 1988)
:tags
Passato e Presente
Paolo Mieli
:wp-it: Dino Grandi
[ Ссылка ]
Il conte Dino Antonio Giuseppe Grandi (Mordano, 4 giugno 1895 – Bologna, 21 maggio 1988) è stato un politico e diplomatico italiano; fu ministro degli esteri, ministro di grazia e giustizia e ambasciatore a Londra del Regno d'Italia.
(...)
== L'ordine del giorno "Grandi" ==
Dino Grandi fu l'autore dell'Ordine del Giorno presentato alla riunione del Gran consiglio del fascismo del 24-25 luglio 1943 al termine della quale Benito Mussolini fu messo in minoranza. L'atto provocò la caduta del regime fascista. Successivamente alla caduta del governo fascista, nell'agosto del 1943 Grandi fu inviato in Spagna, paese neutrale, con l'incarico di stabilire un primo contatto con gli Alleati, ma il suo tentativo fu inutile perché appena un mese dopo l'Italia si arrese senza condizioni (8 settembre 1943). La contemporanea decisione del Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt di porre il veto alla sua candidatura a nuovi incarichi di governo segnò la fine della sua carriera politica.
Per aver voluto e sostenuto la mozione del 25 luglio, egli nel 1944 fu condannato a morte in contumacia da un tribunale fascista della Repubblica Sociale Italiana, assieme ad altri autorevoli personaggi del passato regime fascista, durante quello che è noto come il Processo di Verona.
== Il secondo dopoguerra ==
Nel 1943 si trasferì dalla Spagna al Portogallo, ove risiedette sino al 1948. Negli anni cinquanta fu consulente assiduo delle autorità statunitensi, in particolare dell'ambasciatrice a Roma, Clare Boothe Luce. Grandi servì spesso da intermediario in operazioni politiche ed industriali tra Italia e Stati Uniti. Si trasferì quindi in America Latina, ove visse soprattutto in Brasile, da dove rimpatriò negli anni sessanta per aprire una fattoria modello nella campagna di Modena. Infine prese casa a Bologna nel centro storico, ove morì nel 1988 all'età di 93 anni. È sepolto nel cimitero della Certosa di Bologna.
(...)
== Il ruolo di Grandi nell'esautorazione di Mussolini ==
=== La preparazione ===
Grandi fu l'estensore del noto ordine del giorno che il 25 luglio 1943 provocò la caduta di Mussolini...
Le posizioni di Grandi, di Ciano e di Bottai, comunque, erano lievemente differenti.
Grandi aveva scritto nei suoi diari, un paio di mesi prima del 25 luglio:
« Siamo noi che, indipendentemente dal nemico, dobbiamo dimostrarci capaci di riconquistare le nostre perdute libertà. ... Mussolini, la dittatura, il fascismo, debbono sacrificarsi, ... debbono "suicidarsi" dimostrando con questo loro sacrificio il loro amore per la Nazione... »
(...)
== Opere ==
* Le origini e la missione del fascismo, in Il fascismo, Bologna, Cappelli, 1922. poi in Il fascismo e i partiti politici italiani. Studi di scrittori di tutti i partiti, Bologna, Cappelli, 1924.
* L'Italia fascista nella politica internazionale, Roma, Libreria del Littorio, 1930.
* Giovani, Bologna, Zanichelli, 1941.
* Memoriale Grandi. L'idea fascista non è ancora morta, Bari, Edizioni Documenti, 1944.
* Dino Grandi racconta, Venezia, Rialto, 1945.
* 25 luglio. Quarant'anni dopo, a cura di Renzo De Felice, Bologna, Il Mulino, 1983, ISBN 88-15-00331-2. Collana Storia/memoria, Il Mulino, 2003, ISBN 88-15-09392-3.
* Dino Grandi racconta l'evitabile Asse. Memorie raccolte e presentate da Gianfranco Bianchi, Collana Politica, Milano, Jaca book, 1984, ISBN 88-16-40124-9.
* La politica estera dell'Italia dal 1929 al 1932, 2 voll., Roma, Bonacci, 1985, ISBN 88-7573-080-6.
* Il mio paese. Ricordi autobiografici, Bologna, Il Mulino, 1985, ISBN 88-15-00888-8.
* Sarò breve! Aforismi in due versi, Pisa, Giardini editori e stampatori, 1988.
* La fine del regime, Collana Il salotto di Clio, Firenze, Le Lettere, 2005, ISBN 88-7166-920-7.
§-
![](https://i.ytimg.com/vi/Dx_lGZcy884/maxresdefault.jpg)