I Chelos. Como cheria de " I Bertas" - Vedi gli altri video, i link nel video Terra mia.
Grazie all’ attenzione di Giovanna Nieddu sono riuscito trovare i nomi dei componenti i Chelos. - Marina Desogus : produttrice /coreografa e scenografa --- Francesca Loche : cantante --- Pierluigi Carola : cantante --- Pietro Frongia : batteria ---Giovanna Nieddu : basso --- Giuliano Armas : fisarmonica --- Enrico Paliaga : chitarrista --- Claudio Murgia : ballerino --- Alberto Murgia: ballerino --- Irene Murru : ballerina --- Maura Perra : ballerina --- Valentina Zucca : ballerina. Finalmente dopo oltre dodici anni e grazie alla pioggia ho ritrovato per combinazione nel mio archivio super disordinato alcuni nastri video inerenti al complesso musicale I Chelos , riprese video che avevo fatto oramai nel lontano 29 agosto 2008 ma mai dimenticate.Oramai l’imbrunire di una fredda giornata invernale anche se lentamente era arrivato, per questo vinto dalla noia sistemavo un po’ di libri negli scaffali per poter fare un po’ di posto ai nuovi arrivati che non ero ancora riuscito neppure a sfogliare.Anche un armadio con l’archivio di fotografie e di video ogni giorno che passava diventava sempre più disordinato, oramai mi era diventato impossibile trovare le immagini e le sequenze che mi potevano servire. Ogni tanto mi capitava di pensare ai Chelos. Ma soprattutto i nastri video erano diventati il mio punto debole. Per trovare le sequenze che mi servivano e mi servono ancora, mi affido alla fortuna e ai ricordi, oramai ero scoraggiato e rimettere ordine su centinaia di ore di girato con nastri che contenevano gli argomenti più diversi mi era diventato impossibile. Oggi che ho un pò di tempo e grazie alla pioggia inizio a pubblicare la prima canzone de I Chelos con l’idea di proseguire appena possibile con le altre. Durante le riprese del loro concerto ero rimasto impressionato dalla voce del giovanissimo cantante per come riusciva a modulare la sua voce alternando le sue qualità canore con varie canzoni di non facile interpretazione. Ero rimasto colpito anche dalla sincronia con cui si muoveva il corpo di ballo con un ritmo in perfetta simbiosi con il cantante, mentre le parole del testo Chelos scritto da Gino Marielli pseudonimo di Luigi Marielli dei Tazenda danzavano insieme a loro. Una coreografia ed una scenografia unica, eccezionale e ricca di pathos che mi aveva incantato durante le riprese e ancora adesso nella fase di editing. Vedevo anche la nostra gente triste e sconsolata che partiva verso la dura emigrazione, uomini e donne con qualche vecchia valigia partire con dignità in cerca di lavoro, lontano dalla famiglia dai propri affetti, una vera tragedia che subisce il nostro popolo da molto, da troppo tempo, anche a causa delle grandi guerre che hanno portato via i nostri giovani, guerre che hanno dissanguato il nostro tessuto sociale, guerre alle quali siamo stati costretti ad andare e che a noi sardi poco importava di partecipare, interi paesi decimati, giovani strappati alla vita e alla loro famiglie lacerando la nostra seppur magra economia. E non mi stancherò mai di ripeterlo anche per questo la nostra Sardegna ha avuto la tragedia della emigrazione. Ma in quelle righe di Chelos scritte da Gino Marielli e cantate dai Tazenda, vedevo anche le nostre tradizioni, le feste paesane, le sfilate in costume con le nostre donne e uomini sfilare fieri alla Cavalcata Sarda al Redentore al Primo Maggio ed a moltissime feste paesane delle quali la nostra Sardegna è ricca. Poi in lontananza come dentro un caleidoscopio vedo le corse dei cavalli e le pariglie insieme alla nostra fierezza, al nostro orgoglio, alla nostra tenacia. Vedevo la nostra Terra arsa dal sole con la gente che combatte contro il fuoco, vedevo onde che si accavallavano ad altre onde in un mare limpido mentre le frasi con il ritornello e lo spartito di Chelos volteggiavano tra i nuraghi e le domus de janas fra le nostre montagne selvagge e le grotte con infinite stallatiti, per approdare come un naufrago stremato in cento spiagge incantate e solitarie. Un'altra cosa che mi aveva colpito era il corpo di ballo, la scenografia e la coreografia con cui si muovevano tutti gli artisti. Di tutti questi personaggi, dal cantante ai ballerini ai musicisti al coreografo ed allo scenografo, che hanno contribuito a creare una serata speciale da ricordare, purtroppo non conosco ancora i loro nomi, per questo faccio un appello per cercare di inserire fra queste poche righe i loro nomi, se lo meritano veramente. Ritengo giusto ricordare chi con la sua arte e talento ha contribuito ed ancora contribuisce a dare onore alla nostra cara Sardegna. Il mio indirizzo è il seguente : pcanneddu@tiscali.it Grazie. Peppino Canneddu. Il testo la musica ed ogni forma artistica Chelos appartiene ai rispettivi autori. -
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