I pennelli Tintoretto linea Feltracco. Nella mia pratica quotidiana mi trovavo a utilizzare abitualmente pennelli non frutto della manifattura italiana. Ritenevo singolare che in Italia, patria dell’arte, non vi fossero aziende in grado di ideare e realizzare al meglio pennelli di alta qualità per l’acquerello con un rapporto qualità-prezzo giustificabile per l’utenza, i miei primi contatti con la Tintoretto di Arezzo sono avvenuti proprio per questo motivo, dai contatti si è giunti a una proficua e stimolante collaborazione. Grazie alla disponibilità di Egisto Forzini e del figlio Gabriele si è giunti all’obiettivo sperato, forse anche superandolo. I Forzini sono oggi fra i pochi portatori di una tradizione secolare che si è sviluppata e consolidata in uno dei territori, di Arezzo in Toscana - non distante da Firenze - che maggiormente hanno coltivato e nutrito la pittura rinascimentale. Seguono artigianalmente, con cura dei dettagli, ogni fase della lavorazione che va dal saper cogliere la qualità delle materie prime al fine ultimo di creare uno strumento che non sia un semplice strumento ma l’estensione vera e propria della mano dell’artista. Grazie alle competenze acquisite in questo specifico campo, è stato possibile mettere a punto fibre di nuova concezione - le setole sintetiche delle serie 1407 e 1408 della Linea Feltracco oltre la serie 1337 di pennelli tascabili - che hanno reso possibile la creazione di pennelli per l’acquerello del tutto innovativi nel panorama della “fabbrica degli attrezzi” dedicati a questa particolare tecnica di pittura. Nel solco della tradizione si colloca, sul piano dell’utilizzo di fibra animale, invece, la serie 1412 realizzata con la migliore qualità del pelo degiarrato di capra bianco, di fondamentale importanza per ampie stesure di colore.

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