Dario Fabbri, ospite a C'era una volta il Novecento, parla della rivoluzione iraniana: "L'Iran, come anche tu dicevi, è una bestia nel senso figurato del termine per noi occidentali, difficile da comprendere. L'hai definita correttamente teocrazia. [...] Di fatto la rivoluzione iraniana fu una rivoluzione borghese, come capitato in Occidente, che poteva essere quella americana, quella francese. Quindi, da una classe di studenti, borghesi e mercanti che perseguivano qualcosa che ha condotto ad un risultato che noi non abbiamo visto in Occidente, cioè la rivoluzione borghese. Da noi ha prodotto la separazione tra Stato e religione, tra Stato e Chiesa. [...] In Iran la medesima rivoluzione ha prodotto una teocrazia".
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