La scena del bagno del ristorante di "Shining" ("The Shining", r. di Stanley Kubrick, 1980, UK, USA) segna un’importante svolta nel racconto. Jack dice al vecchio custode Grady di averlo riconosciuto: è lo stesso che ha ucciso la moglie e le due figlie, prima di
spararsi. Grady sembra non ricordare. È qui che si inseriscono le due inquadrature montate in CAMPO/CONTROCAMPO violando la REGOLA DEI 180°, mute, prolungate: è il momento in cui i due si riconoscono, i fantasmi del male affidano a Jack un compito e lui lo accetta. La circostanza è sottolineata da un attacco disturbante, ma che suggerisce l’intercambiabilità, la vicinanza, la simmetria tra i due custodi. Si notino nella SCENOGRAFIA la scelta del COLORE rosso, che richiama nel film il sangue, la violenza, e l'ILLUMINAZIONE che, com'è tipico di Kubrick, è assicurata da luci in campo.
"Il linguaggio cinematografico" (autore: Michele Corsi, Hoepli editore, Milano, 2022).
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