Quando la terapia diventa una scusa per fallire?
La terapia può essere una forma di giustificazione o di "contentino" nei confronti di qualcuno, senza coinvolgersi effettivamente nel processo terapeutico.
Il terapeuta non firma però "la giustifica" che il paziente richiederebbe e indaga le motivazioni di questa richiesta.
I pazienti in questo caso possono non tornare più se comprendono che andando avanti potrebbero separarsi o approfondire il sintomo. In altri casi i pazienti proseguono ma affrontano il problema in maniera superficiale, oppure potrebbero essere completamente spiazzati dalle idee proposte prendendo in considerazione l'idea di cambiare.
E' fondamentale affidarsi al terapeuta e non usare la stanza di terapia per giustificare il mantenimento della difficoltà: CONCEDIAMOCI LA POSSIBILITA' DI CAMBIARE!
Per approfondire, guarda il video! Buona Visione
Per Info:
Dr. Matteo Radavelli - Psicologo Psicoterapeuta
Via Palestro, 27
20831 Seregno MB
347 917 7302
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