Spero che questo breve documentario possa stimolare l’avvio di incontri partecipati e trasparenti con la cittadinanza, con le amministrazioni e i portavoce eletti, condivido questa grande necessità richiesta da molti cittadini. Saremo sul territorio per confronti sulle cose fatte e le cose da fare. Non molliamo.
Dalla Tv Franco tedesca:
Cosa è rimasto, del marmo di Carrara? E soprattutto, cosa rimane ai carraresi, del marmo di Carrara? Questa inchiesta di “Re: Sguardi sulla società” delinea un quadro piuttosto negativo, fatto di paesaggi alpini compromessi dalle cave, di soldi nelle tasche di pochi, e di diversi abusi denunciati e fermati da un comitato di attivisti. Gli stessi che si battono contro una devastazione ambientale ed economica, perché il grosso dei blocchi viene esportato nei paesi esteri dove la manodopera costa poco, mentre in città la disoccupazione tocca livelli record. Ben tre quarti del marmo, gli scarti, vengono invece trasformati da una discreta multinazionale svizzera in carbonato di calcio, da utilizzare per carta, rivestimenti, adesivi o dentifrici. Intanto, per citare uno di loro, i “proprietari” delle cave continuano “a dare una pettinata alla montagna”.
