I 4 GIORNI DI SEATTLE. 1999. GLI SCONTRI. LO STATO DI POLIZIA. LA CARNEFICINA DEI DIRITTI SOCIALI. LA SUPREMAZIA DEL WTO (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO)
E’ stata una protesta collettiva senza precedenti sia per la consistenza numerica dei partecipanti, che per la natura stessa della mobilitazione. Già la mattina del primo giorno, vengono organizzati da gruppi di disobbedienti civili una serie di sit-in che impediscono, alla maggior parte dei 3.000 delegati di 135 paesi, di raggiungere il luogo dove si doveva svolgere la cerimonia di apertura del Wto.
Circa 10.000 manifestanti, organizzati in gruppi di affinità, autonomi ma in collegamento tra loro, si siedono per terra e si incatenano insieme per rendere più difficile la rimozione dei blocchi. Alla polizia, intervenuta per sgombrare le strade di accesso al vertice, i dimostranti non hanno opposto resistenza, applicando le tattiche apprese durante i corsi di educazione alla non-violenza.
Nelle strade di Seattle c’erano anche i contadini francesi (coordinati dalla Confédération Paysanne di José Bosé) che distribuivano un tipo di formaggio, il Roquefort, sottoposto ad alti dazi in Usa come ritorsione ai vincoli introdotti dall’Unione Europea sui prodotti alimentari trattati con ormoni. Jubileum 2000, la coalizione di gruppi per l’abolizione del debito pubblico dei paesi più poveri, hanno predisposto una catena umana a simboleggiare la schiavitù del debito. I sindacati americani hanno organizzato una massiccia manifestazione, che ha mobilitato oltre ventimila lavoratori, per domandare l’estensione globale dei diritti dei lavoratori. Organizzazioni di agricoltori, insieme ad associazioni di consumatori ed ecologisti, hanno organizzato una serie di azioni di protesta per chiedere l’esclusione dei prodotti alimentari dagli accordi di liberalizzazione.
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