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Siamo nella savana: una scimmia trova una macchina fotografica dimenticata da qualche esploratore distratto e subito decide di scattare una foto, si guarda attorno, vede una pulce e l’inquadra pronta allo scatto. Una giraffa arriva, chiede cosa stiano facendo e dichiara di volere essere anche lei nella foto. Si mette in posa e la scimmia ricomincia da capo; inquadra i due animali, si prepara a scattare ed ecco che arriva l’antilope, che chiede cosa stiano facendo e si propone come ulteriore soggetto per la foto. Giungono poi un rinoceronte, un ghepardo, un ippopotamo, un leone, uno scimpanzé, e poi… una carrellata di animali si presenta alla scimmia, tutti intenzionati ad entrare nella foto di gruppo. Le ultime a comparire sono le formiche, così piccole da non preoccupare il resto del gruppo, ma anche molto numerose, tanto da costringere la scimmia ad indietreggiare ancora un po’ per far entrare tutti nell’inquadratura. Il finale è piacevolmente a sorpresa.
Per cogliere davvero le qualità di questo libro è necessario leggerlo ad alta voce. L'autore, che è anche l'illustratore, si chiama Gek Tessaro, Premio Andersen 2010 come “migliore autore completo”. E’ riuscito a sviluppare una storia semplice, forse anche prevedibile, ma ben costruita, chiara e capace di suscitare il sorriso a partire già dalla copertina cartonata con fustella. Le immagini sono costruite con la tecnica del collage; colori vivaci, pennellate chiare e decise, che rendono bene le caratteristiche di ogni singolo animale e spingono a caratterizzare ognuno di loro anche con l’uso diversificato della voce da parte del lettore. Un libro illustrato bellissimo e molto divertente in grado di deliziare grandi e bambini. I più piccoli sono catturati dalla bellezza delle immagini e dal fatto che i protagonisti sono tutti animali, qualcuno magari anche poco conosciuto (“Qual è lo gnu?”). I più grandicelli, fino a sette/otto anni, possono leggerlo da soli poiché è scritto in stampatello maiuscolo e divertirsi ad indovinare quale altro animale comparirà nella pagina seguente.
Nella sua semplicità la storia non annoia mai, anche se lo stesso episodio è ripetuto molte volte con animali diversi; anzi, è proprio quel meccanismo che invita il lettore (e soprattutto l’ascoltatore) a ripetere insieme alla scimmia “e si preparò a scattare”.
“Questo ragazzo è un assassino ma sa disegnare”.
Il ragazzo in questione è Gek Tessaro, da bambino, e la colorita espressione usata per definirlo è di suo padre. Quando era piccolo e discolo, il saper disegnare, scrive Gek Tessaro nella sua divertente autopresentazione, lo ha salvato in tante occasioni. Era talmente bravo, soprattutto a ritrarre cavalli in tutte le salse, che gli adulti con cui aveva a che fare (insegnanti, genitori, vicini di casa), finivano per perdonargli brutti voti e marachelle più o meno gravi (cocci in casa o fuochi accesi sul terrazzo).Uomo fortunato, Gek Tessaro: il suo destino era già tracciato. Nessuno, avendolo visto trafficare con matite e pennelli, si sarebbe mai sognato di sbarrargli la strada e imporgli altri percorsi professionali. “Racconto storie con il disegno e so che è un privilegio perché quello di raccontare è il più bel mestiere del mondo”.
Il curriculum di Gek Tessaro, nato a Verona nel 1957, è sconfinato. Ispirato autore e illustratore di libri per bambini, affascinante narratore di storie attraverso il suo “teatro disegnato”, è un artista generoso, estroso, che gioca con l’arte sperimentando tecniche differenti: collage, acrilico, acquerello, inchiostri, cercando sempre di stabilire una relazione alla pari coi bambini, di dar voce ai loro “pianeti sconosciuti e inimmaginabili“.
Questo libro è stato donato da Nora alla sua scuola primaria di appartenenza grazie al progetto IO LEGGO PERCHÉ!
Grazie Nora!
La SCUOLA ringrazia! ❤️
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