“Se Gesù è Dio perché prega Dio? Prega se stesso? E’ chiaro che “Padre” e “Figlio” sono 2 persone diverse!” Questa è un’osservazione che, in forme leggermente diverse, ho ricevuto più volte, soprattutto dopo i miei video sulla divinità di Gesù.

Chi fa queste osservazioni, oggi nel ventunesimo secolo, pensando di aver fatto una grande scoperta, dovrebbe tenere conto del fatto che questa è una delle prime domande che si sono fatti i cristiani nei primi secoli. Non erano degli sciocchi, si accorgevano anche loro della complessità della questione, non a caso nei primi secoli la divinità e l’umanità di Gesù furono al centro del dibattito teologico.

Oggi come allora, per molti è davvero difficile comprendere la divinità di Gesù soprattutto perché hanno difficoltà a farla convivere con l’umanità di Gesù. Per cui, quando sentono qualcuno parlare della divinità di Gesù, essi pensano che questo escluda l’umanità di Gesù nel pensiero cristiano e mettono le due cose in contrapposizione.

Se si studia la storia della chiesa dei primi secoli, si vede che gran parte delle eresie affrontate e rigettate dai cristiani hanno proprio a che vedere con la negazione dell’umanità di Gesù più ancora che la negazione della sua divinità. Come può il Dio onnipotente essere allo stesso tempo un uomo limitato nel tempo e nello spazio? Non siete certamente i primi a farvi questa domanda. Ma i cristiani con “incarnazione” intendono proprio che Dio ha preso forma umana, diventando un uomo vero, in carne ed ossa, acquisendo anche tutte le limitazioni proprie dell’essere umano... (CONTINUA)

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