Il 27 giugno del 1980 sui cieli di Ustica veniva abbattuto il Dc 9 Itavia con a bordo 81 persone, partito da Bologna e mai arrivato a Palermo. Oggi, trentanovesimo anniversario della strage, i familiari delle vittime sono stati accolti in Consiglio Comunale a Bologna, dove sia il sindaco Virginio Merola che la presidente dell'associazione parenti delle vittime, Daria Bonfietti, hanno chiesto l'ultimo tassello che manca alla verità. "Ci dicano se sono stati i francesi o gli americani" ha detto Bonfietti, sottolinenando il difficile rapporto con l'attuale governo.Trentanove anni dopo, e una verità ormai accertata, a cui manca un solo ma determinante tassello, Bologna si stringe di nuovo attorno ai familiari delle vittime della strage di Ustica. Lo fa accogliendoli nella sala del Consiglio Comunale, nella ricorrenza dell'abbattimento del Dc 9 Itavia partito da Bologna e mai arrivato a Palermo. Unendosi alla loro richiesta di sapere chi ha la responsabilità di quel missile sganciato.La presidente dell'associazione parenti delle vittime legge il messaggio arrivato inviasto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e quello di Monsignor Zuppi, arcivescovo metropolita. Ma anche il presidente della Camera, Fico, e quella del Senato, Casellati, si uniscono al ricordo delle vittime e alla richiesta di giustizia. Tutto mentre il sindaco e i familiari delle vittime sottolinenano un rapporto difficile con l'attuale Governo, che, dicono, si è fatto di nebbia.
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