Genova (askanews) - Cala il sipario sull'aspetto più doloroso e drammatico del naufragio avvenuto alle 21.45 davanti all'isola del Giglio la sera di venerdì 13 gennaio 2012.
È stato ritrovato, a bordo del relitto della Costa Concordia ormeggiato nel porto di Genova, il corpo del cameriere indiano Russel Rebello, l'ultima vittima del naufragio del Giglio non ancora recuperata.
Sono stati gli operai impegnati nello smantellamento del relitto a trovare all'interno di una cabina del ponte 8 della nave i resti di Rebello. Il rinvenimento è avvenuto tra le 12 e le 12 e 30.
Secondo quanto riferito dalla Capitaneria di porto di Genova, che coordinava le attività di ricerca che erano al momento sospese, i lavori di alleggerimento del relitto sono stati subito interrotti.
La nave da crociera al comando di Francesco Schettino era salpata dal porto di Civitavecchia con 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell'equipaggio e avrebbe dovuto viaggiare nel Mediterraneo occidentale per poi far ritorno a Civitavecchia.
Nelle acque dell'Isola del Giglio la Concordia ha urtato uno scoglio riportando una falla di 70 metri lungo il fianco sinistro. L'impatto ha provocato un forte sbandamento e il conseguente arenamento sullo scalino roccioso del basso fondale davanti a Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto.
L'incidente ha provocato 32 vittime. La morte di un sommozzatore impegnato nei lavori di rimozione del relitto ha poi portato a 33 il numero delle vittime collegate al naufragio.
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