cantata da Giorgio Vanni e Sara Bernabini
La sigla italiana Keroro,
scritta da Graziella Caliandro (Nuvola)
su musica di Max Longhi e Giorgio Vanni
e sigla dell'anime omonimo.
Keroro è un manga scritto e disegnato da Mine Yoshizaki ed è in corso di serializzazione sulla rivista mensile Monthly Shōnen Ace di Kadokawa Shoten dall'aprile 1999.
Da ottobre 2007 sino a settembre 2013 la serie ha lasciato la rivista Shonen Ace ed è stata serializzata sulla rivista mensile Kerokero Ace.
I capitoli della serie sono raccolti con cadenza irregolare in volumi tankōbon pubblicati da Kadokawa, il 1° dei quali è uscito il 29 novembre 1999.
A metà 2019 la serie conta 30 volumi pubblicati.
I diritti per la pubblicazione in lingua italiana sono stati acquistati da Star Comics, che ha iniziato a pubblicare la serie a cadenza mensile dal 17 aprile 2007 sulla testata Up.
Dopo la pubblicazione del 15° volume la serie è andata momentaneamente in pausa, per poi riprendere il 26 gennaio 2010 con il 16°, uscito però sulla testata Storie di Kappa e continuando a cadenza irregolare per la notevole vicinanza con la pubblicazione giapponese.
Oltre che in Italia, Keroro è stato esportato e pubblicato anche in molti altri Paesi. Negli Stati Uniti i diritti sono stati acquistati da Tokyopop, che ha pubblicato in versione censurata i primi 21 volumi fino al 2011, quando l'azienda ha cessato le sue attività.
La serie è stata poi acquistata da Viz Media, che ha pubblicato il manga dal 2014 in formato digitale.
In Francia il manga è stato pubblicato dal 18 maggio 2007 con il titolo Sergent Keroro dalla casa editrice Kana,
mentre in Spagna la serie è edita da Norma Editorial con il titolo Keroro.
In Thailandia il manga è edito da Siam Inter Comics,
mentre in Indonesia è stato pubblicato da Elex Media Komputindo fino al volume 22 con il titolo Sersan Keroro.
Una serie televisiva anime ispirata al manga Keroro è stata prodotta dallo studio Sunrise e diretta da Jun'ichi Satō, con le musiche di Saeko Suzuki.
La serie è stata trasmessa per 358 episodi dal 3 aprile 2004 al 4 aprile 2011 su TV Tokyo.
In Italia la 1° stagione (composta da 51 episodi)
è andata in onda su Italia 1 dall'11 settembre 2006,
la 2° stagione (dall'episodio 52 al 103) a partire dal 7 febbraio 2007.
la 3° stagione (dall'episodio 104 al 154) a partire dal 30 novembre su Hiro. Sempre su Hiro, il 27 gennaio 2010, è stata trasmessa anche la 1° puntata della 4° stagione della serie.
In Giappone, la serie è arrivata alla 7° stagione (dall'episodio 308 in poi), iniziata il 3 aprile 2010.
Negli Stati Uniti i diritti sono stati acquistati in un 1° momento da ADV, che aveva pianificato una futura pubblicazione per il mercato home video. Tuttavia, dopo vari rinvii, il 4 luglio 2008 fu reso noto che la pubblicazione in lingua inglese era passata all'editore Funimation Entertainment.
Funimation ha pubblicato le prime 3 stagioni dell'anime, le quali sono state disponibili per gli Stati Uniti su Netflix dal 2011, salvo poi essere rimosse gradualmente tra gennaio ed aprile 2013.
In Spagna la serie è andata in onda su Cartoon Network e altre reti,
in Francia è stata trasmessa da Télétoon con il titolo Keroro, mission Titar e un cambio dei nomi dei personaggi.
Il protagonista di questa serie comica è il sergente Keroro, rana aliena giunta sulla Terra insieme ad un plotone composto da altri 4 ranocchi: Tamama, Giroro, Kururu e Dororo con lo scopo di conquistare il pianeta (chiamato Pekopon dagli alieni nel cartone e "Pokopen" nel manga; la televisione giapponese ha operato questo cambiamento per motivi di rispetto politico, infatti durante la 2° guerra mondiale il termine Pokopen veniva utilizzato in toni dispregiativi per intendere la nazione cinese). Insediatosi nel sotterraneo dell'abitazione della famiglia Hinata, composta da mamma Aki e dai due figli Fuyuki e Natsumi, Keroro si renderà conto che invadere il pianeta non è poi così facile. Tra un tentativo fallito e l'altro, il sergente scoprirà che l'amicizia può esistere anche tra umani ed alieni.
Il trasferimento da manga ad anime non è sempre rispettato, in quanto alcuni episodi sono stati grandemente modificati, mentre altri prendono solamente in prestito la storia di base o addirittura la usano solo come punto di partenza.
Sia manga che anime hanno grandi riferimenti alla cultura pop. Perfino nella storia, comunque, le differenze sono molto chiare.
In particolare, il manga non si riferisce esplicitamente ad Evangelion ed altre animazioni di cui Bandai possiede il copyright, e contiene solo scene individuali ricreate per sentire le stesse sensazioni di certe scene famose di questi cartoni.
L'anime è invece molto più dettagliato e diretto riguardo ai riferimenti a Gundam, dato che Bandai possiede tutti i diritti sul franchise di Gundam.
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